La sofferenza terrena di Giovanni Paolo II raccontata in un libro

Il volume “Lasciatemi andare” ripercorre i giorni di malattia e di speranza di Wojtyla secondo le testimonianze di quattro persone molto vicine al Beato

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Uno dei grandi misteri della vita è rappresentato dalla sofferenza. L’uomo di ogni tempo ha tentato invano di trovare una soluzione sul perché di tanto dolore. La fede possiede una risposta alle prove che la vita pone davanti agli uomini, a volte anche dure, dimostrando come le parole di San Paolo non restino soltanto tali: “quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Cor 12,10).

Lasciatemi andare – La forza della debolezza di Giovanni Paolo II (San Paolo, 2006) è un libro uscito nel primo anniversario della morte di Wojtyla, che racconta un lato umano del Pontefice: quello della sofferenza. Il volume ripercorre le tappe fondamentali del magistero di Giovanni Paolo II, con testimonianze autorevoli, come quella del dottor Buzzonetti, che descrive i giorni della sofferenza e della speranza. Prove importanti che con tenacia e fede non hanno mai allontanato il Papa dal suo operato. Per questo motivo i tanti fedeli dal giorno del suo funerale hanno iniziato ad alzare un urlo che diventa sempre più vivo: “Santo subito!”

“Un’esistenza alimentata dalla partecipazione al dolore” è stata quella di Karol Wojtyla. L’infanzia caratterizzata dalla morte della mamma prima, e del papà e del fratello poi. Durante la gioventù il dramma della guerra e i due totalitarismi che hanno devastato la sua Polonia, ed infine nel suo Pontificato i ricoveri al Policlinico Gemelli, l’attentato e il Parkinson che lo ha accompagnato lungo tutta la sua vecchiaia, fino alla morte.

Il libro è composto da quattro testimonianze importanti di uomini che hanno lavorato a stretto contatto con Wojtyla: Stanislaw Dziwisz suo segretario, Czeslaw Drazek responsabile dell’edizione polacca de L’Osservatore Romano, Renato Buzzonetti medico personale e Angelo Comastri, responsabile della Basilica di San Pietro, che descrive il lungo e silenzioso fiume di persone accorse da tutto il mondo per rendere omaggio e dire grazie al papa polacco subito dopo la sua morte.

Una vita che ha commosso il mondo con la sofferenza, conducendo così la Chiesa nel Terzo millennio.

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Daniele Trenca

Daniele Trenca è laureato in Editoria Multimediale e Nuove Professioni dell’Informazione presso “Sapienza - Università di Roma” con una tesi in Sociologia delle Relazioni Internazionali sugli scenari della guerra cibernetica, meglio conosciuta come Cyberwarfare. Giornalista pubblicista ha collaborato con le seguenti testate “Il Tempo”, “L’Ottimista” e “World Family of Radio Maria”.

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