Antilingua per far accettare politiche e sostanze che impediscono la vita

Spiegata la trasformazione semantica dei concetti di concepimento e gravidanza

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É interessante esaminare come è avvenuta l’evoluzione semantica dei termini “concepimento” e “gravidanza”. Nel suo testo “The facts of life”, Brian Clowes ne analizza la genesi5. Antecedentemente al 1965 con il termine “concepimento” viene indicato il momento della fusione di un ovulo con lo spermatozoo (fecondazione) nella tuba di Falloppio.

Nel 1963, il Dipartimento della Salute, Istruzione e Welfare (HEW) degli Stati Uniti definisce “aborto” come “tutte le misure che possono pregiudicare la vitalità dello zigote in qualsiasi momento tra l’istante della fecondazione e il completamento del lavoro”.6

Le associazioni abortiste avevano capito che per rendere i prodotti abortivi accettabili per le donne a livello etico e poter aggirare le leggi volte a vietare l’aborto (la ricerca su questo tipo di prodotti era già in corso in Giappone ed in diversi paesi europei) era necessario un cambiamento di terminologia, atto a confondere il confine tra azione contraccettiva ed azione abortiva.

Ciò si poteva realizzare solamente trasformando la definizione di “concepimento” da momento della fecondazione (unione di spermatozoo e ovulo) a momento dell’impianto in utero dell’embrione, stabilendo così che se un dispositivo o farmaco avesse impedito l’annidamento, non si sarebbe verificato un aborto.

Storicamente questo cambiamento semantico affonda le proprie radici in un Congresso che ebbe luogo nel 1959, organizzato congiuntamente dalla Planned Parenthood e dalla Population Council, entrambe associazioni abortiste. In quel convegno il Dott. Bent Bowing, un ricercatore svedese, sostenne la necessità di modificare la definizione di concepimento, spostando il momento del concepimento da quando avviene la fecondazione a quando si è verificato l’impianto: ”whether eventual control of implantation can be reserved the social advantage of being considered to prevent conception rather than to destroy an established pregnancy could depend upon something so simple as a prudent habith of speech.”7che al controllo dell’impianto [del concepito nell’endometrio (n.d.r.)] possa essere riservata la funzione socialmente vantaggiosa di poter impedire il concepimento e non quella di interrompere una gravidanza in corso, potrebbe dipendere da qualcosa di così semplice come l’abitudine di prudenza verbale.”

Una questione di “prudenza verbale”: è sicuramente più conveniente dire che la gravidanza inizia con l’impianto perché ciò ci consente di agire sul concepito nella sua fase pre-impianto. Dopo pochissimo tempo, nel 1962, la Dott.ssa Mary Calderone, allora direttore medico di Planned Parenthood dice: ”if it turns out that these intrauterine devices operate as abortifaciens, not only the Catholic Church will be against them, but Protestant churches as well”.8: ”Se si scopre che questi dispositivi intrauterini (ricordiamo che a quel tempo si parlava molto di spirale) agiscono come abortivi, non solo avremo contro la Chiesa cattolica ma pure le Chiese protestanti”.

Nel simposio della Population Council del 1964, il dott. Samuel Wishik sottolinea che l’accettazione o il rifiuto del controllo delle nascite potrebbe dipendere dal fatto che esso abbia causato o meno un aborto precoce. Nel 1964 Christopher Tietze del Planned Parenthood ePopulation Council, sacerdote della libertà procreativa, spinge questa propaganda ulteriormente. Infatti, dopo aver notato che molti esperti religiosi e giuridici accettavano il consenso medico, dice: “if a medical consensus develops and is mantained that pregnancy, and therefore life, begins at implantation, eventually our brothers from the other faculties will listen.” 9: “Se si sviluppa un consenso medico e si sostiene che la vita, e quindi la gravidanza, comincia dall’impianto, alla fine i nostri fratelli delle altre facoltà ascolteranno.

Tiezte avrebbe poi vinto la Planned Parenthood Federation of America Award Margareth Sangerper contributi eccezionali al movimento pro-aborto. Alla fine le associazioni abortiste raggiungono il loro obiettivo: il cambiamento di terminologia. Nel 1965 infatti l’American College of Obstetricians and Gynecologists(ACOG), la maggiore organizzazione di ginecologi negli U.S.A., pubblica il suo primo Terminology Bulletin(Bollettino di terminologia) introducendo abilmente una profonda trasformazione semantica: viene stabilito che il concepimento è l’impianto di un ovulo fecondato, cioè il momento in cui esso si annida nell’utero materno.10

Con il termine “fecondazione” (indicata nel mondo anglosassone con “fertilization”) si intende ancora la singamia, cioè il processo che inizia con la penetrazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo e la fusione dei pronuclei maschile e femminile, ma il concepimento(“conception”), da questo momento, non è più identificato con la fecondazione, ma con l’impianto dell’embrione.

Nel Bollettino terminologico dell’ ACOG vengono coniati altri due termini fuorvianti nei confronti dell’aborto precoce: “post-conceptive contraception” e “post-conceptive fertility control”.11

Nel 1972 l’ACOG ridefinisce conseguentemente anche il concetto di gravidanza: con il termine “gravidanza” viene indicato il periodo che inizia con l’annidamento dell’embrione in utero e che termina con il parto.12

Si tratta di metamorfosi semantiche non suffragate in alcun modo da nuove acquisizioni scientifiche. Si possono considerare piuttosto manipolazioni verbali di carattere strumentale. Come abbiamo visto, si voleva riuscire a ridurre la resistenza avverso l’utilizzo di alcuni prodotti con meccanismo d’azione intercettivo (cioè abortivo), includendoli nella categoria dei contraccettivi in senso stretto, per poter così affermare che un prodotto ad azione antinidatoria non è abortivo.

Non tutti accettano queste manipolazioni semantiche. Il Dott. Richard Sosnowski, capo dellaSouthern Association of Obstetricians and Ginecologists e membro di ACOG, evidenzia chiaramente questa strategia nel suo discorso presidenziale del 1984 e si dice preoccupato: ” (…) that with no scientific evidence to validate the change, the definition of conception as the successful spermatic penetration of an ovum was redefined as the implantation of a fertilized ovum. It appears to me that the only reason for this was the dilemma produced by the possibility that the intrauterine contraceptive device might function as an abortifacient.”13: “(…) che, senza prove scientifiche per convalidarne la modifica, la definizione del concepimento, intesa come successo della penetrazione dello sperma nella cellula uovo è stata ridefinita come l’impianto di un ovulo fecondato. Mi sembra che l’unica ragione per questo era il dilemma prodotto dalla possibilità che il dispositivo contraccettivo intrauterino potesse funzionare come un abortivo.“

Non c’è dunque nessun contenuto scientifico nel cambiamento, non c’è nessuna valenza descrittiva, ma ovviamente una valenza di tipo manipolatoria, “operativa”. La scienza dimostra che la vita inizia dal concepimento, identificato come il momento della fecondazione, quando spermatozoo e ovulo si uniscono, formando uno zigote. Testi di embriologia attualmente utilizzati nell’insegnamento universitario lo riportano.14

Nel 1998 Joseph A.Spinnato, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Louisville, pubblica uno studio il cui scopo è quello di valutare l’uso della definizione di concepimento dell’American College of Obstetricians and Gynec
ologists 
(ACOG) nella pratica clinica dei suoi membri e di esplorare le implicazioni delle diverse definizioni di concepimento e di gravidanza in rapporto al processo di formazione del consenso informato.15

Viene inviato un sondaggio a 112 membri dell’Ob/Gyn Society di Louisville chiedendo quale definizione del concepimento essi abbiano usato nella loro pratica clinica e quando hanno ritenuto che la gravidanza abbia avuto inizio. Sono pervenute le risposte dall’86% (96 su 112) dei soci. Un totale del 73% (70 su 96) (95% CI 69-77%) dei soci ha indicato che il concepimento era un sinonimo per indicare la fecondazione, e il 24% (23 su 96) (95% CI 21-28%) ha indicato che concepimento era sinonimo di impianto. Tra i membri dell’ACOG, il 50% (48 su 96) ha indicato che la gravidanza inizia con la fecondazione, e il 48% (46 su 96) ha indicato che la gravidanza inizia con l’impianto.

Lo studio conclude che, potenzialmente, il processo del consenso informato è compromesso da queste ambiguità ed invita l’ACOG a riconsiderare le sue definizioni.

(L’articolo pubblicato qui è parte della tesi di Anna Fusina per il corso di perfezionamento in Bioetica Dipartimento FISSPA, Sezione di Filosofia della Universitò degli Studi di Padova. Titolo: ellaOne®: LA “PILLOLA DEI 5 GIORNI DOPO”. Aspetti scientifici, giuridici ed etici. Direttore del corso: Prof. VIAFORA CORRADO)

*

NOTE

5 Brian Clowes, The Facts of Life, HLI, Virginia 2001, Chapter 2 in www.hli.org/index.php/the-facts-of-life/245?task=view

6 Brian Clowes, The Facts of Life, HLI, Virginia 2001, Chapter 2 in www.hli.org/index.php/the-facts-of-life/245?task=view

7 ALL, A declaration of life by pro-life physicians, 1 gennaio 2000 in http://www.all.org/article/index/id/MjUxNQ/

8 ALL, A declaration of life by pro-life physicians, 1 gennaio 2000 in http://www.all.org/article/index/id/MjUxNQ/

9 Paul Pauker, Abortion, Birth Control, and Medical Deception, in http://liveactionnews.org/investigative/fact-check/abortion-birth-control-and-medical-deception/

10 Brian Clowes, The Facts of Life, HLI, Virginia 2001, Chapter 2 in www.hli.org/index.php/the-facts-of-life/245?task=view

11 Brian Clowes, The Facts of Life, op. cit., Chapter 2

12 Brian Clowes, The Facts of Life, op. cit., Chapter 2

13 Brian Clowes, The Facts of Life, HLI, Virginia 2001, Chapter 2 in www.hli.org/index.php/the-facts-of-life/245?task=view

14 Cfr. Keith Moore and T.V.N. Persaud, Before We Are Born: Essentials of Embryology and Birth Defects 5th ed. (Philadelphia: W.B. Saunders Company), 1998, p. 36: “Although human development is usually divided into prenatal (before birth) and postnatal (after birth) periods, development is a continuum that begins at fertilization (conception”) in www.unmaskingchoice.ca/training/classroom/science; Keith L. Moore, T.V.N. Persaud, The Developing Human: Clinically Oriented Embriology (Philadelphia: Saunders, 1998, p. 2-18 (ed. italiana: Moore – Persaud, Lo sviluppo prenatale dell’uomo, EdiSes 2009): “ [lo zigote]deriva dall’unione di un oocita e d uno spermatozoo” (…) Uno zigote è l’inizio di un nuovo essere umano. Lo sviluppo umano inizia dalla fecondazione, il processo durante il quale un gamete maschile o spermatozoo si unisce con un gamete femminile o oocita per formare una singola cellula chiamata zigote.(…) questa cellula totipotente, altamente specializzata, segna l’inizio di ognuno di noi come un individuo univoco” in www.termpaperwarehouse.com/essay-on/Abortion-Is-It-Moral-Or/48874  G. Goglia, Embriologia umana, Piccin Nuova Libraria, Padova, 1997, Cap.1: “Il primo atto della costituzione di un nuovo individuo è rappresentato dalla fecondazione la quale consiste nella fusione di due speciali cellule, l’una di origine paterna detta spermatozoo, l’altra di origine materna detta ovocita”; Thomas W. Sadler, Embriologia medica di Langman ( ed. it. a cura di Raffaele De Caro e Sergio Galli), Elsevier Masson srl, Milano 2009, p. 11: “Lo sviluppo di un essere umano comincia con la fecondazione, un processo mediante il quale lo spermatozoo maschile e l’oocita femminile si uniscono per dare origine a un nuovo organismo, lo zigote.”

15 Joseph A. Spinnato, Informed consent and the ridefinig of Conception: A decision illconceived? in Journal of Maternal and Neonatal Medicine, 1998, vol. 7, No. 6, pp. 264-268 in www.informahealthcare.com

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Anna Fusina

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