Lettura
I gesti spontanei dei discepoli di Gesù che passano tra i campi di grano sono condannati dai farisei. Ma Gesù coglie l’occasione per chiarire il vero senso del sabato, che il legalismo dei farisei corre il rischio di svuotare. Il sabato, che era prefigurazione della domenica cristiana, è l’occasione perché l’uomo ringrazi Dio per le sue opere.
Meditazione
Il terzo comandamento del Decalogo ricorda la santità del sabato: «Il settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore» (Es 31,15). All’insinuazione dei farisei circa la presunta inosservanza del riposo del sabato da parte dei discepoli, Gesù replica con un dato della Scrittura che contraddice il precetto da essi tramandato. In questo modo dimostra che in realtà essi sono caduti nel legalismo, che invece di far risaltare il senso pieno del comandamento del Signore, lo offusca. Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica a questo proposito: «Il Vangelo riferisce numerose occasioni nelle quali Gesù viene accusato di violare la legge del sabato. Ma Gesù non viola mai la santità di tale giorno. Egli con autorità ne dà l’interpretazione autentica: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (Mc 2,27). Nella sua bontà, Cristo ritiene lecito in giorno di sabato fare il bene anziché il male, salvare una vita anziché toglierla. Il sabato è il giorno del Signore delle misericordie e dell’onore di Dio. “Il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”» (CCC 2173). Effettivamente il riposo sabbatico, che per il cristiano è il riposo domenicale, era il giorno della memoria e ringraziamento per la creazione e le altre grandi opere di Dio; era il segno dell’alleanza perenne con Lui. Con la risurrezione di Gesù, si è compiuta perfettamente l’opera di Dio iniziata con la creazione; per l’uomo si è aperta la strada della vittoria sul peccato e sulla morte. Per questo, il giorno della risurrezione, la domenica, è divenuto realmente la celebrazione essenziale per ringraziare Dio per tutti i suoi immensi benefici. La risurrezione di Gesù è, infatti, una nuova creazione, che ha aperto all’uomo il cammino della vita eterna. Il riposo domenicale è come una sosta nel lavoro settimanale per dedicarsi a ringraziare Dio; questo si realizza principalmente nella partecipazione alla celebrazione eucaristica, centro della celebrazione domenicale; “Eucaristia” significa, infatti, “azione di grazie”. La domenica è, inoltre, l’opportunità per il giusto riposo, per l’incontro con i familiari e conoscenti e per la pratica delle opere di misericordia e la necessaria distensione della mente e del corpo.
Preghiera
O Signore, insegnaci a vivere il vero senso del riposo settimanale, nella corrispondenza al tuo amore e nell’esercizio della carità con i fratelli.
Agire
Ripasserò quanto il Catechismo indica sul riposo domenicale e di osservarlo al meglio.
Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it