Il convegno nazionale di pastorale giovanile degli Oblati di San Giuseppe si è svolto dal 3 al 5 gennaio 2013 presso il “Centro Giovanni Paolo II” a Loreto (AN): una tre giorni organizzata dagli Oblati di San Giuseppe in collaborazione con la Cooperativa sociale “Pepita”, Bottega dell’educare.
Don Francesco Pierpaoli, direttore del centro “Giovanni Paolo II” di Loreto e coordinatore regionale della pastorale giovanile delle Marche, il 3 gennaio ha accolto i partecipanti e ha svolto il tema; “Dalla casa alla piazza – l’impegno e la testimonianza dei giovani cristiani nei luoghi da loro abitati”. Ivano Zoppi, presidente della Cooperativa sociale Pepita, ha parlato di: “Oratorio, ho qualcosa da dirti – punti fermi per un oratorio che parli alla vita dei ragazzi”. Emozionante, la veglia di preghiera nella “Santa Casa” di Loreto, la sera di giovedì 3 gennaio, animata dai canti e dalla meditazione nella Casa della Santa Famiglia di Nazaret.
L’attenzione educativa oggi deve tornare a mettere il ragazzo al centro. Serve rettificare la preoccupazione di chi oggi gestisce gli oratori; invece della tensione a trovare i fondi, a proteggere il proprio ambito, sarebbe opportuno stabilire invece un dialogo che favorisca una circolarità educativa tra tutte le agenzie che “incrociano” il ragazzo, vale a dire la famiglia, la scuola, l’oratorio. Facciamo in modo che queste diverse agenzie possano agire, secondo le loro diverse specificità e caratteristiche, per il bene del fanciullo e del giovane. Il convegno è riuscit grazie allo stile e la qualità dei contenuti, nell’Anno della fede: oratori e centri giovanili sono, infatti, veri e propri centri missionari sul territorio dei giovani.
Il numero di partecipanti è stato discreto: un centinaio di giovani animatori e animatrici provenienti da 14 centro giovanili e oratori sparsi nella penisola, ad esprimere la vitalità della pastorale giovanile informata dal carisma di San Giuseppe Marello. Le finalità a cui il convegno ha risposto,sono state: una provvista di temi e strumenti utili per il lavoro concreto tra i giovani; luno sguardo sulla pastorale giovanile italiana degli Oblati di S. Giuseppe; la riflessione quindi sulla spiritualità di San Giuseppe Marello, fondatore degli Oblati.
Venerdì 4 gennaio, tre i seminari attivati, uno la mattina, due il pomeriggio attraverso i quali sono passati in successione tutti i partecipanti. Ottima la qualità dei contenuti e di metodo dei tre laboratori.
Andrea Ballabio ha animato il seminario “Ma che lingua parli“, sul linguaggio: musica e cinema a servizio della fede.
Ivano Zoppi ha condotto il seminario “Sempre connessi” per un oratorio sempre in “rete”: il sistema di connessioni tra oratorio e territorio, online… ma soprattutto offline, dove il territorio si fa risorsa.
Padre Nicola Reale osj ha animato l’interessante seminario “Raccontami una storia” sulla narrazione, per imparare a narrare storie che aiutano a vivere e a sperare.
Padre Luigi Testa, incaricato della Pastorale Giovanile della Provincia San Giuseppe Marello, ha presieduto la concelebrazione eucaristica la sera del 4 gennaio.
Il 5 gennaio, dopo la preghiera iniziale, l’interessante Laboratorio Marelliano animato da P. Vincenzo Grossano osj e condotto da Antonio Vignola osj. ha offerto idee e materiale di animazione, a partire dall’esperienza di San Giuseppe Marello fondatore degli Oblati di S. Giuseppe, come autore spirituale, formatore, educatore e vescovo.
Alla conclusione dei lavori, la concelebrazione eucaristica è stata presieduta da P. Michele Piscopo, superiore generale degli Oblati di San Giuseppe. Nell’omelia ha sottolineato importanza all’oratorio quale realtà missionaria dinamica, presente tra i giovani sul territorio.
Ecco gli oratori e i centri giovanili rappresentati : Solofra – Avellino, Ceglie del Campo – Bari (Parrocchia S. Maria del Campo e della Pietà), Barletta (Parrocchie di NS dello Sterpeto e S, Filippo Neri), Margherita di Savoia – Foggia (Maria SS.ma Addolorata), Parete – Caserta – (SS.ma Trinità), Roma (S. Giuseppe all’Aurelio), Asti (Cappellania S. Giuseppe Marello). Sono intervenuto educatori adulti da Milano (Madonna dei Poveri), Alba – Cuneo (Madonna della Moretta), Novi Ligure – Alessandria (S. Antonio). Da Asti erano presenti inoltre il padre Maestro e i Novizi del del Noviziato Internazionale degli Oblati di San Giuseppe.