L'amico dello sposo e lo sposo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Gesù comincia a manifestarsi al popolo e a battezzare. Man mano che Egli cresce, Giovanni “diminuisce”, cioè si fa da parte, come amico dello sposo qual è. Giovanni afferma di gioire di questo, infatti, lui è il precursore, colui che è stato inviato a preparare la strada del Messia. Solo il Messia è lo Sposo dell’umanità, della Chiesa, uno sposo che si dona totalmente. Egli porta la vera gioia all’umanità intera.

Meditazione

È molto bella la figura che utilizza Giovanni Battista per descrivere il Messia. Dice: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa». Ma chi è questa sposa misteriosa a cui fa riferimento Giovanni nel parlare con l’uomo che lo interroga? La tradizione ebraica conosceva diversi riferimenti, nella parola dei profeti, all’immagine di Dio come Sposo; il popolo eletto da Dio è la sposa, la vigna scelta dal Signore. In particolare il profeta Osea trasmette questo senso dell’amore forte di Dio per il suo popolo, nonostante tutte le infedeltà di quest’ultimo; un amore sponsale, fedele. Così pure Isaìa cantava: «Tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo dIsraele, è chiamato Dio di tutta la terra»(Is 54,5). Giovanni si rifà a questa tradizione e, ispirato da Dio, indica il Messia come lo sposo che si fa presente per riscattare il suo popolo. Il Battista si ritrova invece pienamente nel suo ruolo di “amico dello sposo” e ne gioisce, perché vede già vicino il tempo della manifestazione di Colui che porta la redenzione a Israele.  Anche oggi, mentre si sta concludendo il periodo natalizio e facciamo i primi passi nel nuovo anno, Giovanni Battista ci invita a seguire Gesù Cristo, lo sposo che viene e per il quale è giusto rallegrarsi. Commovente la parola finale riportata dal testo di oggi: «Lui deve crescere; io, invece, diminuire». È un vero atto di umiltà di chi, cosciente della grandezza di Colui che lo segue, si fa da parte per lasciare libero il passo alla sua piena manifestazione. È un esempio per qualsiasi cristiano. Se ci adoperiamo per il bene dei nostri fratelli e “prepariamo il cammino” della grazia per alcune persone che ci stanno vicino, non dobbiamo mai dimenticare di essere, come Giovanni, degli annunciatori, degli “ambasciatori di Cristo”, come dirà san Paolo, chiamati a portare al mondo un tesoro in vasi fragili, di creta. Un tesoro che non proviene da noi, ma che è proprio dello Sposo.

Preghiera

O Dio, che ami l’innocenza, e la ridoni a chi l’ha perduta, volgi verso di te i nostri cuori e donaci il fervore del tuo Spirito, perché possiamo esser saldi nella fede e operosi nella carità, per Cristo nostro Signore.

Agire

Chiederò nella preghiera il dono di conoscere meglio Gesù, amico intimo della mia vita.

Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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