ROMA, domenica, 16 dicembre 2012 (ZENIT.org).- Il cardinale Velasio De Paolis, Delegato Pontificio per la Legión de Cristo e del Regnum Christi, ha ordinato ieri sacerdoti 44 legionari di Cristo nella Basilica di San Giovanni in Laterano, all’interno di una cerimonia cui hanno partecipato circa 3000 persone, familiari e amici. Nella sua omelia, il cardinale ha detto che questi 44 nuovi sacerdoti si convertono, data la storia recente della Legione, in “una testimonianza della grazia che continua, perdona, rinnova, crea un cuore nuovo conforta, dà speranza” e in “un grande dono alla Chiesa, attraverso la Congregazione dei Legionari di Cristo”.
Tra i novelli sacerdoti, che hanno tra 29 e 41 anni e provengono da 12 Paesi del mondo, ci sono tre italiani, P. Alessandro Magnoni, 38 anni di Busto Arsizio (Mi) che sta finendo la licenza in teologia all’Ateneo Regina Apostolorum, di Roma; P. Lorenzo Maria Curbis, 39 anni di Torino che attualmente fa parte della comunità di Firenze dove si occupa della pastorale giovanile ed è cappellano del Centro Giovanni Paolo II; P. Walter Gampenrieder, 41 anni di Bolzano invece lavora da molti anni in Brasile in vari ambiti pastorali e lì tornerà dopo l’ordinazione sacerdotale.
Le parole del cardinale si sono incentrate sulla necessità che ciascun uomo e ciascuna donna hanno di incontrarsi con Cristo e sulla figura del sacerdote come risposta di Dio a questa necessità: “Abbiamo bisogno di sacerdoti, perché abbiamo bisogno di Cristo”, ha affermato, “e Gesù Cristo è l’uomo che ogni uomo deve incontrare, in ogni luogo e in ogni tempo, per potere raggiungere la verità su Dio e su se stesso, è la meta della felicità e del senso della propria vita”.
Il Delegato Pontificio per la Legione di Cristo ha offerto uno sguardo positivo ai giovani riguardo alla loro fragilità umana, che può trasformarli in “testimoni della grazia divina”: “Il sacerdote fa l’esperienza della propria debolezza e fragilità. Tale esperienza è salutare, se essa lo porta a colui che solo può dargli la grazia della fedeltà, dell’amore e della donazione piena”, ha affermato il Card. De Paolis.
Sul significato di questi 44 nuovi sacerdoti nella storia recente della Legione di Cristo, il cardinale ha voluto dedicare, a conclusione dell’omelia, alcune parole chiare, dirette, piene di speranza e fiducia nella grazia: “Voi, cari giovani, siete membri della Legione di Cristo, una congregazione religiosa che ha dovuto affrontare un momento molto difficile della propria storia”, ha detto loro. Questa storia “è stata segnata dal peccato, dallo scoramento, forse anche dallo sconforto e dall’umiliazione. Siete stati, come dice San Paolo, tribolati da ogni parte, ma avete camminato. Non vi siete persi d’animo. Avete perseverato nella vostra vocazione. Avete creduto a colui che vi ha chiamato. Avete creduto alla grazia. Alla grazia tutto è possibile”, ha concluso.
“La gioia di credere”
I 44 nuovi sacerdoti provengono da 12 Paesi: 6 dal Brasile, 1 dal Cile, 1 dalla Colombia, 1 dall’Inghilterra, 3 dall’Italia, 15 dal Messico, 1 dalla Polonia, 1 dal Portorico, 1 dalla Romania, 2 dalla Spagna, 11 dagli Stati Uniti, 1 dal Venezuela. Tutti hanno seguito gli studi di filosofia e teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e il periodo di studio e preparazione ha incluso anche un triennio di lavoro pastorale che hanno svolto in diversi Paesi del mondo.
Le storie vocazionali sono state raccolte nel libro: “La gioia di credere”.
I novelli sacerdoti stanno già lavorando in diverse parti del mondo: a Roma, P. Alessandro Magnoni sta terminando la licenza in teologia; P. Adrián Canal Vallejo, messicano, sta preparando il dottorato in filosofia; P. Brian Coe, di Washington, D.C. si sta preparando per l’insegnamento universitario.
La Legione di Cristo, congregazione religiosa della Chiesa Cattolica, è presente in 22 Paesi. Di essa fanno parte 3 vescovi, 920 sacerdoti e oltre 2000 religiosi, novizi e alunni dei centri vocazionali, secondo i dati aggiornati a dicembre 2011.