ROMA, lunedì, 20 settembre 2010 (ZENIT.org).- La manutenzione è ormai la chiave di volta della sopravvivenza dei beni culturali, ancor più in tempi di crisi economica. Mantenere e controllare costantemente permette infatti di evitare i costi di continui restauri. Inoltre, anche le opere appena restaurate hanno bisogno di manutenzione, per evitare che in poco tempo sia necessario un nuovo, costoso, restauro. 

All’interno del DNA Italia, il nuovo salone delle tecniche per la salvaguardia del patrimonio culturale, che si tiene al Lingotto di Torino dall’1 al 3 ottobre, si svolge venerdì 1 ottobre dalle 14.30 alle 18 il convegno «La manutenzione nei luoghi del sacro», nell’Area Incontri della Camera di Commercio di Torino. Gli organizzatori sono il Centro di Conservazione dei Sacri Monti piemontesi e l’Igiic (Gruppo italiano dell’International Institute for Conservation).

Sul tema dela manutenzione ordinaria i Sacri Monti del Piemonte, complessi artistici e religiosi formati da una serie di cappelle che si snodano attorno a una collina e riproducono i luoghi e le vicende della vita di Cristo, della Madonna o di santi (come san Francesco), vantano una solida esperienza.

Il Sacro Monte più antico, quello di Varallo (www.sacromontevarallo.eu), con ben 45 cappelle, aperte sull’ambiente esterno e contenenti statue e affreschi, ha messo a punto un elaborato protocollo anti-degrado. Dello stesso problema si occupano le diocesi piemontesi, che presentano la loro esperienza generale e l’attività di un gruppo di lavoro sulle chiese della Val di Susa.

Il convegno, che ripercorrerà questi temi, è rivolto in particolare ai parroci e a chi è incaricato di gestire e conservare chiese, edifici storici e opere d’arte, ed è presieduto da Edith Gabrielli, Soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. Verranno esposte metodologie e tecniche, affrontando insieme ad esperti internazionali problemi diffusi, quali l’insidia dell’umidità, ma anche i metodi di intervento e come reperire canali di finanziamento pubblici e privati.

Il convegno prosegue sabato 2 ottobre con la visita al Sacro Monte di Varallo (partenza da Torino alle 8.30 e rientro intorno alle 14).