COPIAPÓ, domenica, 5 settembre 2010 (ZENIT.org).- Il Cardinale Francisco Javier Errázuriz ha celebrato questo giovedì un'Eucaristia accanto alla miniera di San José, ad Atacama (Cile), e ha consegnato ai familiari dei 33 minatori intrappolati un rosario benedetto da Papa Benedetto XVI.

Il Cardinale ha sottolineato il gesto del Santo Padre, che domenica scorsa durante la recita dell'Angelus ha espresso la propria vicinanza ai minatori cileni e ai loro familiari, impegnandosi a pregare per la loro liberazione (cfr. ZENIT, 29 agosto 2010).

Il Papa ha poi voluto manifestare in un altro modo il suo affetto e la sua preoccupazione, attraverso la consegna di un rosario a ogni minatore attraverso i familiari.

“E' impressionante come questo fatto ci abbia unito come famiglia, e non c'è nessuno in Cile che non dipenda giorno dopo giorno da ciò che accade ai minatori”, ha segnalato l'Arcivescovo di Santiago in una conferenza stampa svoltasi questo giovedì nelle strutture del Vescovado di Copiapó, insieme al pastore diocesano, monsignor Gaspar Quintana.

Il porporato ha sottolineato il valore dei lavoratori e la forza, la solidarietà e la disciplina con cui hanno affrontato questa situazione. Ha anche apprezzato l'immensa fede che hanno dimostrato in tutto questo tempo, il loro amore per il Signore, la devozione alla Madonna della Candelaria e a San Lorenzo.

Ha inoltre espresso l'importanza della collaborazione di tutti per procedere al loro salvataggio. “Quanti lavori importanti potremmo affrontare in Cile con questo spirito di solidarietà!”, ha esclamato.

“Questo sforzo proclama il valore di ogni vita umana, che non ha prezzo”, ha concluso il Cardinale Errázuriz.

Il porporato è riuscito a comunicare con i lavoratori, ai quali ha detto di essere orgoglioso di loro e ha comunicato che il Papa ha pregato per loro nell'Angelus domenicale.

“Ho potuto dire per telefono ai minatori che ero venuto per portare loro quei 33 rosari che il Papa aveva inviato loro, che egli stesso ha benedetto, per unire quel gesto alle parole pronunciate in Piazza San Pietro domenica, parole rivolte al mondo intero, perché tutti ci accompagnino e tutti preghiamo affinché le operazioni di soccorso siano coronate dal successo”, ha confessato.

I minatori “hanno un animo pieno di speranza, solidale, con molta fede, che ci fa sperare che possano resistere fino al momento della liberazione”, ha affermato il Cardinale.

“Tutti i giorni c'è un momento di preghiera per i minatori”, ha aggiunto.

Gli uomini sono intrappolati a 688 metri di profondità dopo uno smottamento nella miniera di San José, nel deserto di Atacama.

I rosari sono stati poi consegnati all'intendente di Atacama, Ximena Matas, perché vengano inviati ai minatori con il sistema della sonda “paloma”.