USA: il Papa e i Vescovi chiedono clemenza per un condannato a morte

Chiedono prudenza per l’inadeguato processo del prigioniero

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FRANKFORT (Kentucky, Stati Uniti), venerdì, 10 settembre 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI si è unito a numerosi Vescovi cattolici nel chiedere clemenza per Gregory Wulson, un prigioniero la cui esecuzione è stata fissata tra pochi giorni.

La Conferenza Cattolica del Kentucky ha riferito che l’Arcivescovo Joseph Kurtz di Louisville e Marian McClure Taylor, direttore esecutivo del Kentucky Council of Churches, hanno incontrato giovedì il Governatore dello Stato, Steve Beshear, per chiedere di commutare la pena di morte di Wilson.

Nell’incontro, l’Arcivescovo Kurtz ha presentato al Governatore una lettera dell’Arcivescovo Pietro Sambi, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, in cui questi ha richiesto a nome del Papa di commutare la pena di morte, prevista per il 16 settembre.

Wilson è stato giudicato colpevole nel 1988 di rapimento, stupro e omicidio di una donna di nome Deborah Pooley. Attualmente sta facendo appello alla decisione del tribunale per fermare la sua esecuzione, perché possano essere compiute indagini sulla sua affermazione di ritardo mentale e sulla richiesta del test del DNA.

“Chiediamo misericordia, che difenda il bene comune della società, onori la giustizia e serva uno scopo più alto mettendo da parte l’irreversibile rimedio della morte. La misericordia è l’unico modo per guarire e dare speranza”, ha detto l’Arcivescovo di Louisville.

“Il nostro defunto Santo Padre Giovanni Paolo II ha presentato un’argomentazione inoppugnabile: se gli Stati possono avere un diritto di usare la pena di morte come modo di salvaguardare la società contro un aggressore ingiusto, le società moderne hanno i mezzi sia per difendere la società che per permettere la redenzione”.

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ZENIT Staff

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