ROMA, giovedì, 9 settembre 2010 (ZENIT.org).- Tre giorni fa è stata distrutta dalle fiamme la chiesa copti cattolici ad Hagaza, a 25 chilometri a nord di Luxor, nell’Alto Egitto, un villaggio teatro in passato di un assalto da parte di fondamentalisti islamici che in quell’occasione uccisero per strada tre copti (uno cattolico e due ortodossi).
In un messaggio inviato a ZENIT mons. Joannes Zakaria, Vescovo dei copti cattolici di Luxor, scrive: “Verso le ore 1.00 del mattino di lunedì, 6 settembre 2010, ho ricevuto una diecina di telefonate per informarmi, che è scoppiato un grande incendio nella chiesa dei copti cattolici del villaggio di Hagaza”.
“Sfortunatamente – continua –, questo villaggio ha una storia difficile di violenza, tribolazioni e rapporti che non sono abbastanza buoni fra cristiani e musulmani”.
I cristiani d’Egitto, in maggioranza copti, rappresentano circa il 10% della popolazione del Paese. Su più di 83 milioni di abitanti, infatti, il 90% è rappresentato da musulmani.
“Cinque anni fa – ricorda il Vescovo – dopo una lite nel mercato, un cristiano ha ucciso un mussulmano, e tre anni fa, nella vigilia della S. Pasqua, sono stati uccisi tre giovani cristiani”.
“La chiesa copta cattolica di Hagaza è stata fondata dai Frati Minore Francescani nell’anno 1890. Quando sono arrivato a Hagaza, ho visto che l’incendio aveva distrutto tutto l’edificio della chiesa e non è stato salvato niente”.
“Ieri e oggi – continua mons. Joannes Zakaria –, ho incontrato le autorità governative, ed i capi della polizia, che mi hanno informato che la causa dell’incendio è stata un cortocircuito. Durante l’incontro, ho chiesto loro il permesso di preparare una nuova costruzione per celebrare la S. Messa, domenica prossima, per i 600 copti cattolici che vivono nel villaggio di Hagaza, ma purtroppo mi hanno risposto negativamente”.
“Da notare – sottolinea – che questo è il terzo incendio nella mia diocesi: tre anni fa è stato incendiato il terzo piano della casa vescovile di Luxor; un anno fa è stata incendiata una parte della casa delle Suore Francescane Minime del Sacro Cuore, nella città d’Isna; quest’anno è stata incendiata la chiesa cattolica del villaggio di Hagaza, e nei tre casi la causa dell’incendio è stata sempre un cortocircuito”.
“Vi scrivo questo messaggio – conclude il presule – per chiedere la vostra preghiera e la vostra solidarietà. Veramente, io, il povero parroco e i 600 fedeli copti cattolici di Hagaza, abbiamo bisogno della vostra preghiera e della vostra fraternità, affinché il nostro coraggio non venga di meno, e che il nostro buon Dio ci aiuti per continuare a vivere e a testimoniare la nostra fede d’amore e di pace”.