A Roma un cuore grande per i migranti

Nasce l’Assmi, l’Associazione nata dal sodalizio tra laici e religiose scalabriniane

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di Giampiero Valenza

ROMA, giovedì, 5 luglio 2012 (ZENIT.org) – Nasce a Roma, ma dalla Città eterna, culla della cristianità, punta a sostenere tutti i cittadini del mondo. E’ l’Assmi – Associazione Scalabriniane a Servizio per/con i migranti, un sodalizio creato per volontà di laici e di religiose scalabriniane.

L’associazione, nata a gennaio di quest’anno, ha già stilato un programma di attività di tutto rispetto: dall’assistenza spirituale ai corsi di italiano, dal sostegno formativo a quello per permettere agli  immigrati di crescere e di trasformare in realtà le loro speranze.  

“L’associazione è profondamente immersa nel pensiero del Beato Scalabrini, fondatore della nostra congregazione -dice la presidente del sodalizio, suor Etra Modica, mscs. Nasce grazie alla storia già realizzata dai migranti che qui sono di casa e dalle consorelle che ci hanno precedute; l’associazione ha come obiettivo quello di intercettare le risorse umane immigrate presenti sul territorio per promuovere la valorizzazione dell’immigrazione come risorsa interculturale, con e per il migrante realizzare attività professionalizzanti, attività editoriali, eventi culturali, feste, incontri informativi, studi e ricerche. 

Il sostegno, l’accompagnamento del migrante nel cammino di integrazione e di inserimento nella società, la conoscenza e il rispetto della diversità nel centro sono all’ordine del giorno e l’associazione sul territorio si vuole porre come una voce, un modo di essere, uno stile di vita, un pensiero chiaro: con i migranti e non senza di loro, nella corresponsabilità per realizzare percorsi di cittadinanza attiva, che è quella che dà soluzione alla crisi peggiore, quella umana, di valori”. 

Il fulcro dell’attività dell’Assmi è la scuola di lingua italiana per stranieri che fa parte della retescuole migranti di Roma e che da fine anno darà l’opportunità di acquisire l’attestato Celi dell’Università per stranieri di Perugia. Oltre a questa c’è anche un’attività formativa di cultura italiana: in maniera molto semplice vengono spiegate le norme dell’immigrazione in Italia. I corsi non finiscono qui. I migranti possono studiare l’inglese, i più piccoli possono usufruire del servizio di doposcuola e grazie alla collaborazione con i padri  comboniani all’Assmi è possibile fare corsi di computer per acquisire la patente europea. 

Tra i progetti che stanno per partire, quello di un corso di comunicazione per migranti, per fare in modo che si possano raccontare al meglio le voci delle comunità etniche (dedicato a Marisol Macias Castro, giornalista e volontaria scalabriniana uccisa in Messico), una attività di mediazione culturale per far conoscere le attività delle diverse realtà straniere a Roma, un percorso a sostegno dei migranti nelle carceri. 

Grazie alla collaborazione con l’associazione Etna, poi, l’Assmi offre il servizio di assistenza psicologica. Un modo per sostenere i migranti nel loro intimo essere, per aiutarli a superare i traumi che li hanno visti protagonisti nel  loro paese o durante il loro viaggio. L’associazione Etna lavora su due discipline, l’etnopsichiatria e l’etnopsicologia che, come spiega la presidente dell’associazione Etna, Lidia Tarantini, “nascono dal bisogno di adeguare e adattare le terapie utilizzate nei paesi europei alla cultura, alle tradizioni e alle modalità terapeutiche tradizionali dei paesi non occidentali”. 

In autunno l’Assmi stamperà il suo primo bollettino ufficiale. Si chiama “I viaggi di Eteria”, ricordando la prima pellegrina cristiana che ha lasciato, con i suoi  Itinerarium Eteriae, memorie scritte delle sue esperienze in Palestina e in Asia Minore. “Nel costituire questa rivista con il nome di Eteria vogliamo che le pagine ospiteranno approfondimenti, spazi per lasciare voce ai migranti e che sia come un diario di bordo”, spiega suor Etra. 

Per informazioni e collaborazione: assmi2012@gmail.com

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ZENIT Staff

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