di padre Giuseppe Buono, PIME
ROMA, sabato, 1 dicembre 2012 (ZENIT.org).
Beato Giovanni Paolo II
Il beato Giovanni Paolo II, che ha lasciato a tutta la Chiesa la luce singolare del suo magistero mariano-missionario, ha invitato sempre e tutti ad affidarsi alla Madre di Dio.
Qui riportiamo alcune sue preghiere a Maria a conclusioni delle Lettere apostoliche dopo la celebrazione di Sinodi speciali per i continenti.
Riferendosi all’Europa, le ultime parole dell’Esortazione Ecclesia in Europa sono una preghiera a Maria, Madre della speranza: “Insegnaci a proclamare il Dio vivente; aiutaci a testimoniare Gesù, l’unico Salvatore; rendici servizievoli verso il prossimo, accoglienti verso i bisognosi, operatori di giustizia, costruttori appassionati di un mondo più giusto”.
Rivolgendosi all’Africa prega Maria così: “O Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, grazie a Te, nel giorno dell’Annunciazione, all’alba dei tempi nuovi, tutto il genere umano con le sue culture s’è rallegrato di scoprirsi capace del Vangelo. Alla vigilia di una nuova Pentecoste per la Chiesa in Africa, Madagascar ed isole attigue, il popolo di Dio con i suoi Pastori a Te si rivolge e insieme con Te implora: l’effusione dello Spirito Santo faccia delle culture africane luoghi di comunione nella diversità, trasformando gli abitanti di questo grande continente in figli generosi della Chiesa, che è Famiglia del Padre, Fraternità del Figlio, Immagine della Trinità, germe e inizio in terra di quel Regno eterno che avrà la sua pienezza nella Città il cui costruttore è Dio: Città di giustizia, di amore e di pace”
Nella preghiera composta per l’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per l’America, Maria Santissima di Guadalupe è invocata come « Patrona di tutta l’America e Stella della prima e della nuova evangelizzazione ». Scrive Giovanni Paolo II: “In questa prospettiva, accolgo con gioia la proposta dei Padri sinodali che il giorno 12 dicembre si celebri nell’intero Continente la festa di Nostra Signora di Guadalupe, Madre ed Evangelizzatrice dell’America. Coltivo nel mio cuore la ferma speranza che Ella, alla cui intercessione si deve il fortificarsi della fede nei primi discepoli (cfr Gv 2, 11), guidi con la sua materna intercessione la Chiesa in questo Continente, ottenendole l’effusione dello Spirito Santo come già sulla Chiesa nascente (cfr At 1, 14), affinché la nuova evangelizzazione produca una splendida fioritura di vita cristiana…”. Nelle difficoltà Giovanni Paolo II invita la Chiesa in America a guardare a Maria “Stella dell’Evangelizzazione” che conduce la Chiesa in America “ad gentes, ad extra, ad pauperes, a vita!”.
Rivolgendosi ai cattolici dell’Asia, e ricordando che “Gesù Cristo il Salvatore, si incarnò come asiatico!” , conclude l’Esortazione invitando: “Di fronte a questa formidabile missione, ci rivolgiamo a Maria, Madre del Redentore, per la quale, come hanno affermato i Padri del Sinodo, i cristiani dell’Asia hanno grande amore e devozione venerandola quale loro Madre e Madre di Cristo. In tutto il Continente vi sono centinaia di templi e santuari mariani nei quali si riuniscono non soltanto i fedeli cattolici, ma anche credenti di altre religioni. A Maria, modello di tutti i discepoli e Stella luminosa della evangelizzazione, affido la Chiesa in Asia alle soglie del Terzo Millennio dell’era cristiana, confidando pienamente nel suo orecchio che sempre ascolta, nel suo cuore che sempre accoglie, nella sua preghiera che mai fallisce…”.
La conclusione dell’Esortazione Ecclesia in Oceania contiene questa preghiera struggente di fede e di amore a Maria, Stella dell’Evangelizzazione: “O Stella maris, luce di ogni oceano e Signora delle profondità, guida i popoli dell’Oceania attraverso ogni mare oscuro e tempestoso, affinché possano giungere al porto della pace e della luce preparato in Colui che ha calmato le acque. Proteggi tutti i tuoi figli da ogni male, poiché le onde sono alte e noi siamo lontano da casa. Nostra Signora della Pace, nella quale ogni tempesta si placa, all’inizio del nuovo millennio prega perché la Chiesa in Oceania non cessi di mostrare a tutti il volto glorioso del tuo Figlio, pieno di grazia e di verità, così che Dio regni nei cuori dei popoli del Pacifico ed essi trovino pace nel Salvatore del mondo.
Intercedi per la Chiesa in Oceania, affinché abbia la forza di seguire fedelmente la via di Gesù Cristo, di proclamare coraggiosamente la verità di Gesù Cristo, di vivere gioiosamente la vita di Gesù Cristo”.
Nella Lettera apostolica che introduce la Chiesa nel terzo millennio della sua storia, Novo millennio ineunte, Giovanni Paolo II ricorda che il rinnovamento missionario della Chiesa sarà possibile soltanto quando sarà vissuto con Maria, come ha fatto la Chiesa primitiva. “La Chiesa… è stata invitata (dal Concilio Vaticano II) ad interrogarsi sul suo rinnovamento per assumere con nuovo slancio la sua missione evangelizzatrice”. Allora, “come gli Apostoli dopo l’ascensione di Cristo, la Chiesa deve radunarsi nel Cenacolo « con Maria, la Madre di Gesù » (At 1, 14), per implorare lo Spirito ed ottenere forza e coraggio per adempiere il mandato missionario”.
Conclusione
Alla vigilia dell’inizio dell’Anno della Fede, il 14 settembre 2012, firmando l’Esortazione Ecclesia in Medio Oriente, scriveva: “ Il cuore di Maria, Theotokos e Madre della Chiesa, è stato trafitto (cfr Lc 2, 34-35) a causa della contraddizione che il suo Figlio Divino ha portato, cioè a causa delle opposizioni e dell’ostilità alla missione di luce che Cristo ha affrontato e che la Chiesa, suo Corpo mistico, continua a vivere. Maria, che la Chiesa intera, in Oriente come in Occidente, venera con tenerezza, ci assisterà maternamente. Maria, la tutta Santa, che ha camminato in mezzo a noi, saprà una volta ancora presentare le nostre necessità al suo Figlio Divino. Lei ci offre il suo Figlio. Ascoltiamola perché ci apre alla speranza: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela!» (Gv 2, 5).
[La prima parte è stata pubblicata ieri, venerdì 30 novembre]