Tu sei un Dio misterioso!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / Natale del Signore – Messa della Notte

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Lettura

Al popolo che ha rifiutato il Signore è annunciata la salvezza in termini di “apparizione di luce”. La luce è un bambino, il cui nome ne rivela la natura e la missione: Consigliere mirabile, Dio forte, Padre per sempre, Principe della pace. La seconda lettura parladi un’epifania della grazia di Dio, di un’irruzione dell’amore di Dio nella storia degli uomini. Nel Vangelo, Luca afferma la discendenza davidica del Messia, e ci dice che Dio è colui che, servendosi della libertà degli uomini, conduce la storia e la trasforma in storia di salvezza: il progetto imperiale è posto a servizio del progetto di salvezza divino.

Meditazione

Il tema portante del brano evangelico è il legame profondo tra la nascita di Gesù e il mistero salvifico della sua morte-risurrezione: un rapporto stretto tra Natale e Pasqua. Il Bambino Gesù nasce in un luogo “provvisorio”, come provvisorio sarà il sepolcro prestato a Gesù da Giuseppe di Arimatea. Con l’oscurità, il Cristo crocifisso viene deposto nel sepolcro per risorgere, come nel mezzo della notte Gesù viene al mondo per compiere l’opera di salvezza voluta da Dio. Il Crocifisso, deposto dalla croce, viene “avvolto” in bende e “deposto” nel sepolcro, come il Bambino, nato dalla vergine, viene “avvolto” in fasce e “deposto” nella mangiatoia. C’è ancora un legame. Come il Bimbo nato a Betlemme è oggetto del messaggio dell’angelo ai pastori, così il Crocifisso-risorto è oggetto del messaggio dell’angelo alle donne. Come le donne sono state soggette alla paura e alla meraviglia, così i pastori sono soggetti al grande timore (cfr. Lc 2,9). Come la luce divina è presente nella risurrezione, così è presente alla nascita del Bambino. Questi richiami tra il Bambino Gesù e il Cristo Crocifisso e Risorto sono voluti da Luca, per il quale la nascita racchiude il segreto straordinario del Verbo fatto carne nel grembo di una Madre Vergine, e la morte custodisce il segreto straordinario della prossima risurrezione. Grande, infatti, è la gioia per il Risorto, grande è la gioia per la nascita di Gesù. Soltanto la contemplazione può semplificare la nostra preghiera per arrivare a constatare la profondità della scena e del segno che ci è dato. Una mangiatoia, un bambino, Maria in contemplazione, Giuseppe meditabondo: “Veramente tu sei un Dio misterioso!”. Il Padre, il solo che conosce il Figlio, ci conceda di riconoscerlo affinché l’amiamo e lo imitiamo.

Preghiera

Ti rendo grazie Padre perché «nel mistero del Verbo incarnato è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore; conoscendo Dio visibilmente, per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle cose invisibili» (cfr. Prefazio di Natale).

Agire

L’esperienza dei pastori deve essere anche la nostra: contempliamo con Maria e Giuseppe un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia.

Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, M.S. (Missionari de La Salette), tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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