Lara ed Ettore sono separati e hanno due figli: Emma di 23 anni, aspirante attrice di teatro e il tredicenne Giacomino che deve sostenere l’esame di licenza media. Questo evento dovrebbe costituire l’occasione per rivedere la famiglia tutta unita, come sperano i due figli ma i loro genitori hanno caratteri difficilmente conciliabili. Lei, un’ingegnere edile molto impegnata nella realizzazione della metropolitana di Roma, è in stato di ansia perenne ed è iperprotettiva nei confronti del piccolo Giacomo; lui ha una filosofia di vita molto rilassata, fino a sfiorare l’indolenza ed è uno scenografo in potenza più che di fatto, visto che non riesce ad affrontare seriamente nessun lavoro…
Il film ha tutti i presupposti per risultare interessante perché affronta un tema di grande attualità: mostrare la vita di una coppia di separati che deve comunque continuare a prendersi cura dei figli. “Siamo ancora una famiglia o no?” si domandano i due ragazzi (Emma è ormai indipendente, Giacomo vive con la madre); “perché papà e mamma non si rimettono insieme?”: è il loro sogno segreto che ogni tanto riaffiora. Nei colloqui con i genitori ricordano con piacere i tempi sereni della loro fanciullezza, quando andavano tutti insieme a trascorre le vacanze. La teoria da mettere in pratica è ben nota ed Ettore la ripete spesso anche se sembra solo una bella favola: nulla è cambiato nei rapporti con i figli: papà e mamma vorranno loro sempre bene e continueranno a prendersene cura. Nella sfaccettata casistica delle possibili cause di separazione, la loro è fra le meno gravi: non è intervenuto un terzo incomodo, nessuno dei due si è costruito una nuova famiglia: ciò che ha reso difficile la loro convivenza è stata la scarsa compatibilità dei caratteri: tanto attiva e apprensiva lei quanto lui è indolente e irresoluto.
Il film presenta grosse discontinuità: più della metà del film è impegnata a presentare la vita e i caratteri dei quattro personaggi che dovrebbero convergere nella scuola di Giacomino per assistere al suo esame ma un continuo variare dei loro appuntamenti li porta a passare la giornata vagando per traffico caotico di una Roma estiva.
Nella seconda parte, la più bella, si assiste al momento della verità fra i quattro: Lara deve affrontare ancora una volta gli attacchi della figlia Emma, che la considera responsabile della separazione; Giacomo mostra tutta la sua disillusione nei confronti del padre troppo disinvolto nel disattendere gli impegni presi. Anche Lara ed Ettore si ritrovano una di fronte all’altro, per riesumare i bei ricordi della vita passata insieme, per confermare la loro, nonostante tutto, attrazione reciproca ma anche per ritrovarsi di fronte alla loro cronica incompatibilità di carattere. Il film termina con un frettoloso quanto posticcio lieto fine, dove tutti sembrano avviarsi verso la soluzione dei loro problemi.
Lo sceneggiatore-regista Francesco Bruni aveva già attirato l’attenzione con il film Scialla!, interessante squarcio di un rapporto padre-figlio sorretto dalle ottime interpretazioni di Fabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano. Se il precedente lavoro risultava ben polarizzato sui due protagonisti, in quest’ultimo il numero dei personaggi e gli eventi che capitano è letteralmente esploso, non esclusi alcuni troppo facili risvolti da serial-TV (Emma che forse è rimasta incinta dopo una relazione finita rapidamente, Giacomo che ha un filarino contrastato con una compagna di classe di origine cinese) ma sono soprattutto i personaggi di Lara ed Ettore risultano eccessivi nel loro polarizzarsi agli estremi opposti, fino a diventare poco credibili.
Francesco Bruni continua comunque a dare il meglio di sè in alcuni dialoghi sinceri fra i protagonisti e ci regala la speranza che non si può mai dire che tutto finito, che forse si può ricominciare, perché i figli sono sempre lì, a ricordarti che sono il frutto di un amore che non può essersi dissolto. La statuetta di un Lare, l’antica divinità protrettrice della pace domestica che Emma ha trovato in uno scavo archeologico e che e si è portata a casa, forse ha svolto ancora la sua funzione,
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Titolo Originale: Noi 4
Paese: ITALIA
Anno: 2014
Regia: Francesco Bruni
Sceneggiatura: Francesco Bruni
Produzione: BEPPE CASCHETTO PER IBC MOVIE CON RAI CINEMA
Durata: 93
Interpreti: Ksenia Rappoport, Fabrizio Gifuni, Lucrezia Guidone, Francesco Bracci
Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it