Lettura
L’antico popolo d’Israele e la sua storia diventano profezia di quello che accade ad ogni uomo che crede, ad ogni uomo che, incontrato il mistero di Cristo, lo segue con totalità di intelligenza e di cuore.
Meditazione
Il profeta Isaìa, in uno dei brani in cui si esprime il vertice del suo insegnamento profetico, ripropone in termini densi e insieme commossi la novità di tutto il cammino del popolo d’Israele nella creazione nuova. Il Signore creò Gerusalemme per la gioia e il suo popolo per il gaudio. È la pienezza dell’umanità della persona, della comunità, della società, è questo regno di Dio che si porrà come evento decisivo della storia umana e, quindi, non soltanto della storia d’Israele. L’antico popolo d’Israele e la sua storia diventano profezia di quello che accade ad ogni uomo che crede, ad ogni uomo che, incontrato il mistero di Cristo, lo segue con totalità di intelligenza e di cuore. Questa pienezza di felicità si lega definitivamente alla presenza del Signore Gesù Cristo, ed è alla sua misericordia che ci si deve riferire. La novità totale che sarà l’esperienza del compimento della presenza di Cristo, nella vita e nel cuore dei suoi figli, ha un sostanziale anticipo nell’esperienza di misericordia che il Signore ha vissuto nei confronti dei primi che ha incontrato, e che la Chiesa continua ad esercitare nei confronti dei cristiani di ogni generazione. Il Signore guarisce il bambino del funzionario del re continuando a camminare, a parlare e a vivere come stava facendo; mentre scendeva, continuava a compiere la sua presenza di parole e di opere. I servi del funzionario vengono a dirgli che suo figlio ha cominciato a star meglio ed è guarito proprio nell’ora in cui il Signore aveva detto al padre: «Tuo figlio vive». Ecco, è la misericordia l’evento straordinario della presenza di Cristo, qui ed ora, in quella trama di eventi che partono da lui e che investono la nostra vita, dandole la direzione, la prospettiva adeguata. Questa misericordia poi diviene la base della vita nuova del cristiano, perché la misericordia è in qualche modo il compito che ciascuno di noi deve vivere nei confronti dei propri fratelli: «Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro».
Preghiera
Signore, tante volte ci arrocchiamo dietro noi stessi e non vogliamo vedere i continui segni del tuo amore che ci giungono, per l’infinita tua misericordia e bontà, attraverso coloro che hai scelto e chiamato ad annunciarti. Donaci di ascoltare profondamente, perché solo così possiamo cogliere «la tua venuta in nostro aiuto mutando il nostro lamento in danza» (dal Sal 29,11-12). Amen.
Agire
Se conosco qualcuno che non medita abitualmente la Parola del Signore, proverò in giornata a leggere con lui il vangelo di oggi: sarà il mio modo per portare agli altri la Parola di Vita!
Meditazione del giorno a cura di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it