Informato dell’attentato terroristico, che ha colpito ieri il Museo del Bardo di Tunisi, provocando almeno 23 morti e circa 50 feriti, papa Francesco, ha ribadito la sua “ferma condanna di tutti gli atti contri la pace e la sacralità della vita umana”.

In un telegramma di cordoglio, firmato dal cardinale Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ed inviato all’arcivescovo di Tunisi, monsignor Ilario Antoniazzi, il Pontefice “si unisce nella preghiera al dolore dei familiari dei defunti, a tutte le persone colpite da questo dramma, così come all’intero popolo tunisino”.

Il Santo Padre “chiede al Signore di accogliere nella sua pace le persone decedute e di confortare chi è stato gravemente ferito”.

Il Papa chiede infine a Dio che, come “consolazione”, faccia scendere su tutti “l’abbondanza delle sue benedizioni”.

Ad ogni scossone

La vita è spesso un viaggio disagevole su un carrozzone mal molleggiato per strade sconquassate, con alla fine un ripetersi sempre più frequente di risvegli dolorosi, seguiti da continui sguardi di fede e di amore verso quel Dio che ci tiene in braccio