Un “cammino di speranza”, un tempo di “grazia”, ma anche una grande “responsabilità”. Il cardinale vicario Agostino Vallini commenta cosìl’Anno Santo della Misericordia che il Papa ha annunciato venerdì 13 marzo, durante la liturgia penitenziale nella basilica di San Pietro che ha dato il via all’iniziativa “24 ore per il Signore”.
In un messaggio rivolto alla intera diocesi di Roma diffuso stamane, il porporato esprime la “gioia” e la “gratitudine” suscitate dalla decisione del Papa di indire un Giubileo Straordinario dedicato alla Misericordia di Dio.
Esso – sottolinea il cardinale – “vuole segnare una nuova tappa del cammino della Chiesa nel portare ad ogni persona il Vangelo dell’amore di Dio. E ce n’è tanto bisogno! Lo costatiamo ogni giorno in noi stessi e intorno a noi, osservando la vita della nostra città, divenuta sempre più complessa e faticosa, nella quale purtroppo tanti rapporti tra le persone e nelle famiglie non sono ispirati dall’amore e dalla giustizia”.
Il Giubileo, inoltre, darà “nuovo impulso” alla realizzazione di quel progetto pastorale che la Chiesa di Roma persegue da anni “alla luce del Sinodo diocesano e della Missione cittadina degli anni ’90”, ricorda Vallini, e che ha l’obiettivo di “promuovere una coscienza personale ed ecclesiale più matura e responsabile della fede pensata, professata e vissuta”.
Infatti, “che cosa significa mettere al centro delle comunità ecclesiali la celebrazione dell’Eucaristia domenicale e la testimonianza della carità, se non far vivere l’esperienza rinnovatrice e irradiante della misericordia?”, domanda il vicario di Roma. “E a quale scopo mira l’impegno pastorale di rinnovare gli itinerari dell’iniziazione cristiana, cioè di generare alla fede le nuove generazioni ed accompagnare le famiglie nella loro missione educativa, se non a far riscoprire la bellezza e l’attrazione della misericordia del Padre, che vuole che tutti gli uomini siano felici?”.
“Il prossimo Giubileo – soggiunge il cardinale Vallini – è dunque una grazia per noi, ci apre un cammino di speranza e di conforto, ma è anche una responsabilità. Infatti, in questi anni travagliati della vita sociale del nostro Paese e della nostra città siamo noi, pastori e fedeli, chiamati ad annunciare a tutti, attraverso l’azione pastorale delle comunità ecclesiali, che Dio ‘ricco di misericordia’ non abbandona nessuno, lo sguardo compassionevole di Gesù è per tutti ed estende la sua misericordia su quanti ricorrono a Lui con cuore sincero”.
In vista del grande evento, il porporato annuncia infine l’istituzione, nei prossimi giorni, in Vicariato, di “un gruppo di lavoro che predisporrà un programma diocesano del Giubileo, armonizzandolo con il progetto pastorale che stiamo portando avanti e con il programma giubilare che predisporrà la Santa Sede”. Conclude quindi augurando a tutti “un fruttuoso itinerario quaresimale ed una Santa Pasqua”.