75° morte San Luigi Orione: al via domani le celebrazioni

A San Remo e Tortona due importanti eventi commemorativi organizzati dalla famiglia orionina

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Ricorre domani, 12 marzo, il 75° anniversario della morte di San Luigi Orione – avvenuta nel 1940 – fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e delle Piccole Suore Missionarie della Carità. Per tale occasione la famiglia orionina ha organizzato due importanti eventi nelle città di San Remo (IM) e Tortona (AL).

A San Remo, in particolare, domani 12 marzo 2015, alle ore 21, si terrà la conferenza “Don Orione, un dono per la Chiesa” presso il Teatro del Casinò della città dei fiori alla quale prenderanno parte don Flavio Peloso, superiore generale dell’Opera Don Orione e Ernesto Olivero Fondatore del Sermig di Torino. Modererà la giornalista Marzia Taruffi.

San Remo è una città significativa per don Orione, poiché lì era giunto da Tortona, il 9 marzo 1940, nella speranza che il buon clima della riviera ligure potesse aiutarlo con i suoi problemi cardio-polmonari da cui era stato colpito. Dopo due precedenti infarti, un nuovo attacco cardiaco fermò la sua vita alle 22.45 del 12 marzo 1940.

A Tortona, sempre domani, alle 18, presso il santuario della Madonna della Guardia, mons. Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare di Milano e abate di Sant’Ambrogio, presiederà la solenne messa pontificale per i 75 anni della morte del santo. Nella città di Tortona don Orione fu ordinato sacerdote e aprì il primo oratorio. Proprio a Tortona sono conservate ed esposte le spoglie del Santo.

Domenica 15 marzo, infine, sempre a San Remo, il card. Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, presiederà, alle 18, la solenne celebrazione della Messa nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, la medesima ove furono celebrati i funerali nel 1940.

“La morte – spiega don Peloso –  e i successivi imponenti funerali costituirono un’autentica epifania pubblica di Don Orione, prima contenuta da umiltà e discrezione. Come è noto per volontà del card. Boetto di Genova e del card. Schuster di Milano, il suo Corpo fu trasportato da Sanremo lungo la riviera ligure a Genova; successivamente passò per Alessandria, Pavia e la Lomellina fino a Milano; arrivò a Tortona il 18 marzo dopo le ultime tappe di Voghera e Pontecurone”.

“In ogni città e borgo – aggiunge il superiore dell’Opera – lungo il percorso ci fu un sorprendente e imponente concorso di popolo, con celebrazioni e onoranze improvvisate, perché “passa il santo”, come subito la gente prese a dire”. Sepolto al Santuario di Tortona il 19 marzo 1940, il suo corpo è stato esposto alla devozione dei fedeli dopo la beatificazione del 1980 e la canonizzazione del 2004”.

“Appena saputo della sua morte – conclude Peloso – Pio XII inviò un messaggio definendolo ‘apostolo della carità, padre dei poveri, insigne benefattore dell’umanità dolorante e abbandonata’”. 

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ZENIT Staff

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