“La nascita di Roma produttiva e solidale dimostra come sia possibile raggiungere ottimi risultati quando le istituzioni, l’associazionismo e la rete produttiva si mettono in gioco insieme su obiettivi strategici come quello della riduzione dello spreco e della ridistribuzione dei generi alimentari in eccedenza. È questo un tema che come Acli di Roma sentiamo molto vicino. Da tempo, infatti, siamo attivi nel territorio con il progetto il Pane A Chi Serve che ci ha permesso di salvare dallo spreco e ridistribuire oltre 1000 kg di pane a settimana”.
È quanto dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia in merito al protocollo “Roma produttiva e solidale” presentato oggi in Campidoglio dall’Assessore alla Roma produttiva, Marta Leonori. L’accordo prevede che i commercianti che decidono di aderire all’iniziativa, riconoscibili grazie agli adesivi esposti nei punti vendita, si impegnano a consegnare le eccedenze alimentari, ovvero i prodotti invenduti ma a tutti gli effetti commestibili, agli operatori delle associazioni di prossimità che si occupano della distribuzione dei prodotti alle persone in difficoltà.
“Aderiamo convintamente al progetto – aggiunge Borzì – e mettiamo a disposizione la nostra esperienza a servizio di quanti ancora oggi vivono in una condizione di povertà che impedisce alle famiglie, ma anche a tante persone sole di dare per scontato la possibilità di fare due pasti al giorno. Tutto questo con il convincimento che allo stato attuale non si possano fare ulteriori tagli alla spesa sociale”.
“Grazie a Roma Capitale – spiega la Borzì – che con questo progetto ha valorizzato l’importanza del lavoro in rete che costituisce un circolo virtuoso a sostegno dei cittadini soprattutto in un momento di crisi profonda come quello che stiamo vivendo. Ma non solo, è questa un’iniziativa che ha un grande valore educativo per tutti cittadini romani che possono contribuire a sostenere la rete solidale. In tale contesto non dimentichiamo che a Roma il 4% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e quasi il 7% una volta ogni due giorni non fa un pasto adeguato”.
“Alla luce di questi dati – conclude Borzì – quindi siamo convinti che il valore aggiunto portato dal lavoro in rete sia fondamentale per agire su un territorio come il nostro dove la prossimità è la conditio sine qua non per assicurare un intervento mirato ed efficace. Questo nuova iniziativa ci permette di ampliare il nostro impegno nel territorio in una logica di continuità con quanto già intrapreso anche dalle Acli nazionali con il progetto Alleanza contro la Povertà in Italia”.