Il figlio: abbraccio d'amore o diritto di possesso?

Il magistrato Giuseppe Anzani discute il tema della genitorialità al giorno d’oggi, durante il Life Happening “V. Quarenghi” in corso a Scalea

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Trascinante, emozionante e molto seguita è stata la relazione tenuta stamattina da Giuseppe Anzani, magistrato ed editorialista di Avvenire,  nel corso di quella che è la seconda giornata del Life Happening “V. Quarenghi” in corso a Scalea,  presso il Centro Congressi del Santa Caterina Village.

L’intervento – intitolato Il figlio: abbraccio d’amore o diritto di possesso? – si è snodato attraverso un’appassionata riflessione sospesa fra poesia e filosofia che ha anzitutto messo in luce come l’esistenza rappresenti l’apice, sia sotto il profilo della coscienza di ciascuno sia sotto quello dell’esperienza, della realizzazione personale.

Il dottor Anzani ha poi spiegato come l’esistere pienamente sia connaturato alla consapevolezza di essere figlio e come detta consapevolezza, che sfugge naturalmente ad ogni pretesa di possesso (c.d. “diritto al figlio”), risulti saldamente ancorata alle fondamentali ed insostituibili figure materna e paterna.

La profondità della relazione e delle sottolineature offerte ha dato avvio ad una intensa serie di domande che da un lato hanno offerto al relatore la possibilità di ulteriori chiarimenti contenutistici, e d’altro lato, hanno chiaramente testimoniato il grande interesse suscitato fra i giovani partecipanti al Life Happening, ormai entrato pienamente nel vivo, dei temi trattati e che investono così profondamente l’orizzonte esistenziale di ognuno.

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ZENIT Staff

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