Prima Lettura Sap 12,13.16-19
“13 Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto. 16 La tua forza infatti è il principio della giustizia, e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti. 17 Mostri la tua forza quando non si crede nella pienezza del tuo potere, e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono. 18 Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché, quando vuoi, tu eserciti il potere. 19 Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona peranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.”
Il libro della Sapienza, al seguito della Riforma protestante, è ritenuto apocrifo dai TG. Ma il CD dovrebbe sudare le classiche sette fatiche di Ercole per trovare in questo testo qualcosa che non sia in sintonia con tutta la rivelazione. Ne riproduciamo il testo non presente nella Nm al fine di farlo conoscere ai TG “di mente aperta”.
Seconda Lettura Rm 8,26-27
“26 Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; 27 e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.”
Siamo dunque alla funzione di “paraclito” (intercessore, avvocato) promessa da Gesù, tramite il suo Spirito e si tratta di una funzione che dice intelligenza, quindi personalità; e trattandosi dello Spirito di Dio non può mancare della perfezione della personalità. La Bibbia va rispettata secondo il contesto; è un principio che anche il CD dei TG accetta. Però sembra che se lo dimentichi quando, di fronte ai molteplici contesti neotestamentari che ci mostrano uno Spirito dalle caratteristiche decisamente personali, vuole mantenere tenacemente l’idea riduttiva dello spirito-energia visto in azione nell’Antico Testamento. Ciò facendo va anche contro un altro principio che il geovismo accetta: quello di una progressività nella rivelazione. Qui va anche ricordata la strana concezione geovista che riduce i “santi” di cui si parla nel NT ai soli 144.000 Unti. Quindi mentre Paolo assicurava che lo “spirito” (= forza attiva di Geova secondo la WT) faceva le suddette funzioni per tutti i credenti giacché nel primo secolo erano tutti Unti, oggi il TG, appartenente alla nuova categoria delle “Altre Pecore” deve ricordare che lo “spirito” non svolge queste funzioni anche per lui. E’ sperequato anche in questo.
Vangelo Mt 13,24-43
“In quel tempo, 24 Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. (…) 31 Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». 33 Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». (…) 38 … La zizzania sono i figli del Maligno 39 e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. (…)”.
Abbiamo qui un piccolo saggio del “geovese” la cosiddetta “lingua pura” che serve a identificare “alla parlata” chi è TG da chi non lo è, ma anche a … controllare se il TG “curioso” abbia per caso attinto informazioni a fonti “babiloniche”. I termini sono questi: illustrazione per parabola, zizzanie (sempre al plurale) per zizzania, sistema di cose per situazione sociale e quindi il suo termine sta per fine del mondo=governi (non del pianeta). Altrove troveremo Capernaum per Cafarnao, Nebucadnetzar per Nabucodonosor, proposito di Dio per progetto-disegno, Insegnante per Maestro, olibano per incenso, culici per zanzare ecc… Ma la cosa più interessante – e siamo alla dimostrazione affermata domenica scorsa della capacità persuasiva della WT contro ogni evidenza e logicità – è quella paradossale di presentare ai fedeli TG il Regno di Dio, raffigurato da Gesù con la metafora del “lievito” (perfino questo lievito della buona massaia!) e con la metafora dell’albero di senape, come un qualcosa di diabolico e quindi come regno di Satana. Ne diamo la prova con un testo che riproduciamo senza commento. Ahem… e non si trascuri però che tra le cose di grande potenza persuasiva che la WT ha sui suoi fiduciosi fedeli va annoverata anche l’individuazione della data per il “termine del sistema di cose” o “fine del mondo” come hanno scritto in altri testi. E’ una data tenacemente creduta “imminente” anche se, come sappiamo, regolarmente sbagliata. Ma ecco il testo della WT che, secondo i TG, “spiega” che albero di senape e lievito indicherebbero un “Regno di Dio contraffatto”:
“Questa [del granello di senapa – Ndr] è una crescita fenomenale, che sicuramente porta a qualcosa di assai più esteso del “piccolo gregge” dei 144.000 eredi del Regno, ai quali ‘il Padre ha approvato di dare il regno’! (Luca 12:32; Rivelazione 14:1, 3) Piuttosto, è la crescita del grande “albero” contraffatto della cristianità che ha apostatato dalla congregazione che Gesù aveva piantato. (Luca 13:18, 19) E’ enorme! Vanta più di 900.000.000 di membri in tutto il mondo, per i quali pretende un destino nei cieli. [la cifra si riferisce all’anno 1981, data della pubblicazione – Ndr] (…)Secondo la descrizione di questo “albero” che ne fa Matteo, “gli uccelli del cielo vengono e trovano dimora fra i suoi rami”. Evidentemente, sono gli stessi “uccelli” della parabola precedente che beccano la “parola del regno” che cade lungo la strada. (Matteo 13:4, 19, 31, 32) Quegli “uccelli” si posano sulle centinaia di rami settari dell’“albero”. Rappresentano l’apostata “uomo dell’illegalità”, il clero della cristianità. Essi perderanno il riparato posatoio quando Dio abbatterà quell’ “albero”, insieme a tutta l’altra religione falsa. Ora, stanne lontano! Perché il crollo di quell’ “albero” è imminente! (…) Quando nella Bibbia è usato figurativamente, il lievito ha sempre un significato sfavorevole… Nell’illustrazione, si dice che una caratteristica relativa al “regno dei cieli” è quella d’essere come il lievito che una donna nasconde in tre misure di farina. Così l’intera massa della farina fermenta. Questo sistema raffigura come la sedicente congregazione cristiana è stata furtivamente corrotta con falso insegnamento e pratica babilonica, da cui risulta la massiccia struttura del regno contraffatto della cristianità. Questo ci dovrebbe servire da avvertimento.” (da Venga il tuo Regno, pagg. 100-101). Forse sarà utile che i nostri fedeli sappiano in anticipo quale “spiegazione della Bibbia” possono aspettarsi chiedendola ai Testimoni di Geova…