VICENZA, venerdì, 14 settembre 2012 (ZENIT.org) – Da venerdì 31 maggio a domenica 9 giugno 2013, Vicenza ed il territorio circostante si candideranno nuovamente a luogo d’incontro e crescita culturali a livello nazionale in occasione della nona edizione del Festival Biblico.
Ancora una volta le Sacre Scritture, quale libro di vita, grande codice culturale e proposta di umanità piena per ciascuno e per tutti, diventano protagoniste di questa kermesse che invita a riflettere su questioni essenziali per il cammino dell’uomo e della nostre società.
Il filone tematico proposto per la nona edizione verterà su Fede e libertà, in sintonia con l’anno della fede indetto da Benedetto XVI e con le celebrazioni per i 1700 anni dall’editto di Costantino. Oltre ad onorare queste ricorrenze, il tema si propone come ideale seguito della scorsa edizione, «Perché avete paura?» (Mc 4,40). La Speranza dalle Scritture, e va ad aprire un discorso impegnativo e decisivo, perché si tratta di Dio e di quell’atteggiamento umano nei suoi confronti che molte religioni chiamano “fede”.
Se fino a pochi anni fa molti tendevano a liquidare il discorso “fede” e “religione” come qualcosa di superato e ideologico, oggi la negazione di Dio e delle religioni non è più trendy come si pensava un tempo e la “questione-Dio” ritorna ad essere questione sensata, aperta e promettente.
Il Festival Biblico 2013 intende approfondire il tema della fede alla luce delle Scritture bibliche con attenzione alla sua portata spirituale e umanizzante, e mettendolo in rapporto al dono e alla libertà. Da questa relazione deriva un’altra domanda cruciale che ha interrogato e interroga profondamente l’umanità moderna e attuale: la fede contrasta la libertà umana e l’umana giustizia o ne è invece condizione fondamentale di sviluppo e maturità?
A biblisti, teologi, filosofi, giornalisti e artisti il compito di misurarsi, nei giorni del festival, con un interrogativo così provocatorio ed un tema così profondo, che sarà sviscerato nei consueti percorsi biblico-teologico, culturale, sociale, artistico e formativo. Ma anche ai partner del Festival ed a tutti coloro che ne sono realtà dinamica e linfa vitale, l’invito a concorrere alla piena realizzazione della manifestazione e quindi ad essere fin d’ora partecipi del confronto.