L'impegno umanitario dell'Ordine di Malta in Siria, Africa e Terra Santa

Dal 2008: 5mila uomini, donne e bambini curati e assistiti; inaugurato a Betlemme l’ospedale della Sacra Famiglia; progetti di prevenzione di epidemie in 40 paesi

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Il soccorso ai migranti alle porte d’Europa, l’ospedale della Sacra famiglia di Betlemme, l’impegno umanitario in Siria e nel continente africano. Sono le principali attività di assistenza svolte dal Sovrano Ordine di Malta, che “da oltre 900 anni è al fianco delle persone in difficoltà nei 120 Paesi in cui opera”, ha detto ieri sera a Roma il nuovo Gran cancelliere Albrecht Boeselager, incontrando la stampa nella Villa magistrale.

Dal 2008, riferisce il Sir, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom) è impegnato con Guardia costiera e Guardia di finanza nelle operazioni di soccorso ai migranti nel canale di Sicilia. Oltre 5mila bambini, uomini e donne curati e assistiti. A ciò si aggiungono il progetto francese Plate-forme Familles e il programma tedesco Malteser Medicine for Immigrant.

A Betlemme l’Ospedale della Sacra famiglia è punto di riferimento per le donne di ogni religione nel distretto e nei villaggi circostanti (ginecologia, neonatologia, medicina generale e Day hospital). Dal 1990 sono oltre 60mila i bambini nati nella struttura.

In Siria il Malteser International ha stretto collaborazioni con organizzazioni umanitarie musulmane nei Paesi limitrofi: in Turchia è attivo un ospedale da campo, in Libano i Centri di assistenza di Khaldieh e di Siddikine. In Africa l’Ordine opera in 40 Paesi con progetti di prevenzione delle epidemie di tubercolosi, malaria e Aids.

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ZENIT Staff

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