Liberazione dal male

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Dove giunge la presenza di Gesù Cristo, Figlio di Dio, giunge la vita nuova, la vera liberazione da ogni forma di schiavitù. Tra il regno di Cristo e quello di Satana c’è un’opposizione radicale. Satana è ridotto all’impotenza da Colui che è venuto a donare la sua vita nell’atto supremo dell’amore e ha liberato l’uomo di tutti i tempi.  A noi spetta solo attingere a questa fonte, scegliendo la via del bene, come chiede con forza il profeta Amos nella prima lettura; allora non dovremo temere nulla dalle forze del male. 

Meditazione

Questa sezione narrativa del Vangelo di Matteo ci pone dinanzi ad una scena “forte”: «due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro». L’Evangelista nota che essi «erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada». Quante strade del nostro mondo e dei nostri ambienti sono divenute impercorribili! Quanti luoghi vicino a noi o più o meno lontani, sono oggi domìnio di un male profondo! Ed anche alcune strade del nostro cuore, a volte, hanno bisogno della presenza liberatrice di Gesù! Nei Vangeli, gli episodi che narrano incontri con il demonio non sono pochi; ci invitano ad essere coscienti della presenza e dell’insidia che rappresenta la forza del male, lo spirito ribelle e menzognero che è il demonio. Eppure, fa impressione che tutta questa potenza misteriosa rimane soggetta dinanzi all’autorità di Gesù. Non c’è tentennamento in lui, non c’è esitazione. Per questo i Giudei dicevano di lui, meravigliati, che parlava loro con autorità e rimanevano attoniti perché comandava ai demoni ed essi gli ubbidivano. È il segno dei tempi messianici, promessi da Dio; la mandria di porci precipita nel mare, come molto tempo prima l’esercito del faraone, che perseguitava il popolo eletto, venne sommerso dalle acque. Allora chi cammina con Gesù Cristo e vive unito a lui non deve temere nessuna forza maligna. È necessario però “cercare il bene e non il male”, come grida il profeta Amos, “far scorrere il diritto e la giustizia”. Ma l’insegnamento del brano odierno non si limita a questo: il cristiano è chiamato ad essere, come Gesù, portatore di vita nuova nel mondo e quindi a far retrocedere il dominio di Satana. Come possiamo riuscire nella nostra piccolezza? Se lasciamo che in noi regni la grazia, regni la presenza di Dio, potremo essere strumenti di liberazione di tanti nostri fratelli, come lo furono gli apostoli nonostante i loro limiti.  

Preghiera

Signore, ti ringrazio per la tua presenza potente e benevola. Libera il mio cuore da ogni forma di schiavitù del peccato e rendimi tuo strumento di vita nuova per i miei fratelli. 

Agire

Oggi cercherò, con la preghiera e con l’azione, di far avanzare il Regno di Cristo innanzitutto nel mio cuore e poi nel mondo, nella famiglia, nel mio ambiente. 

Meditazione del giorno a cura dipadre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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