È fissata per giovedì 10 aprile la Pubblica Udienza per l’Iniziativa Popolare Europea Uno di Noi presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.
La Commissione ha ufficialmente convocato il Comitato di Cittadini, promotore dell’iniziativa, la scorsa settimana, dopo avere ricevuto la conferma della validità delle firme raccolte (quasi due milioni).
Ciò che si propone Uno di Noi è un riordino nelle finanze Ue affinché, nel finanziare progetti e ricerche, non siano elargiti soldi pubblici “ad attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani, in particolare nei settori della ricerca, dello sviluppo e della salute pubblica”.
Raccolte le firme e ottenuta la loro autenticazione, si è aperta ora una nuova fase, durante la quale i cittadini proponenti l’iniziativa verranno ascoltati dalle Istituzioni Europee.
Il giorno prima un gruppo ristretto del comitato di cittadini sarà ricevuto dalla Commissione per definire la struttura organizzativa dell’udienza, la quale è organizzata congiuntamente da tre Commissioni: Sviluppo, Industria, Affari legali, insieme alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo.
Il luogo che ospiterà l’evento è la sala József Antall (4Q2), con inizio previsto alle ore 9 e conclusione intorno alle 12,30. È suddiviso in tre diversi “round”.
La prima fase dell’udienza è denominata “Dichiarazioni introduttive”. Dopo il benvenuto e il discorso di apertura dell’on. Amalia Sartori, Presidente della Commissione per l'industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo, ci sarà la dichiarazione dell’on. François Castex, vice presidente della Commissione Affari Legali, quindi seguirà l’intervento dell’on. Nirj Deva, vice presidente della Commissione Sviluppo; conclusione affidata all’on. Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria per la Ricerca, Innovazione e Scienza.
Al termine degli interventi dei rappresentanti del Parlamento, la parola verrà data a Gregor Puppinck, Presidente del Comitato dei Cittadini per la presentazione dell’iniziativa Uno di Noi. Non è inoltre escluso l’intervento di altri esponenti del Comitato o delegati.
Una seconda fase della mattinata è chiamata “Programmi di ricerca europei: protezione della dignità, del diritto alla vita e all’integrità di ogni essere umano”. La presentazione di questo punto è affidata ad un membro del Comitato dei Cittadini o ad un esperto delegato, preventivamente deciso dal Comitato Esecutivo di Uno di Noi.
Risponderanno in ordine Françoise Castex (Affari Legali), Teresa Riera Madurell, Relatrice ITRE per Horizon 2020. Quindi seguirà la sessione “domande e riposte” con i parlamentari europei alla presenza di un Commissario Europeo, che verrà comunicato più avanti. A seguire, sarà affidato al Comitato dei Cittadini rispondere agli interventi istituzionali. Le conclusioni spetteranno ad Amalia Sartori e a Françoise Castex.
“Politiche Europee per lo sviluppo” è infine il nome del terzo “round”. Si partirà con la presentazione da parte di un membro del Comitato dei Cittadini o un delegato-esperto. Quindi interverrà l’on. Nirj Deva, vice presidente della Commissione Sviluppo. Seguirà la sessione “domande e risposte” con i parlamentari europei. Infine, di nuovo spazio per il Comitato dei Cittadini al fine di ribattere alle eventuali obiezioni o per approfondire e chiarire tematiche. Eva Joly, presidente del Comitato DEVE (Sviluppo), e Françoise Castex.
Durante tutti i tre “round” dovrebbe esserci un breve tempo in cui potranno intervenire, per due minuti circa a testa, i presenti alla Pubblica Udienza. L’evento si concluderà con gli “Interventi di chiusura” previsti dalle 11,40 alle 12,15. Conclusioni di Puppinck, per il Comitato dei Cittadini, quindi intervento di un membro della Commissione europea, a seguire Françoise Castex, Nirj Deva e infine un membro della Commissione Petizioni.
La decisione sull’Iniziativa - cioè se accoglierla, non accoglierla, accoglierla parzialmente - sarà comunicata successivamente. La Commissione potrebbe esprimersi anche dopo le elezioni europee. In ogni caso la Commissione dovrà mandare per iscritto la decisione motivata al Comitato dei Cittadini promotore dell’iniziativa.
Sorgono un paio di domande. La Commissione terrà conto dei quasi 2milioni di cittadini che si sono espressi a favore di Uno di Noi e dei tanti cittadini silenziosi che pur non avendo sottoscritto l’Iniziativa sono d’accordo con quanto proposto? E poi, le Iniziative Popolari potranno effettivamente avvicinare i cittadini all’Ue, ad oggi così lontana e poco capace di ascoltare il popolo? Si vedrà. Certo è che l’occasione proposta dal Comitato Uno di Noi alla Commissione è utile per dirimere questi dubbi.
Se Uno di Noi ha suscitato da un lato grande gioia per la rinascita europea dei diritti umani, tra coloro che si battono in difesa dei più deboli, delle donne, dei bambini e in difesa della libertà di scelta, in difesa di una ricerca libera e per l’uomo; dall’altro non possono non registrarsi le perplessità e le riserve da parte dei paladini delle ideologie dominanti.
Titoli come “Why « One Of Us », The European Anti-choice Petition, Should Be Monitored And Tackled” (Perché Uno di noi, la petizione europea contro la libertà di scelta, dovrebbe essere monitorata e affrontata), o “Women's futures under threat” (Futuro delle donne sotto attacco), sono indice della sordità e della chiusura al dialogo di chi è appiattito su slogan oscurantisti ed ideologici.
Hanno chiesto di essere presenti all’udienza, che è pubblica, altre due commissioni non direttamente interessate all’Iniziativa: Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di Genere e Commissione per i Diritti umani. La possibilità di presenziare è aperta a tutti, basta registrarsi, entro il 6 aprile, al seguente link: http://www.opinio.europarl.europa.eu/opinio/s?s=secured_oneofus
Che l’evento possa costituire un primo tassello di un futuro di dialogo è la speranza di chi ha a cuore la dignità di ogni uomo e di ogni donna dal primo momento della loro esistenza, ossia il concepimento. Perché il concepito è “Uno di Noi”.