"Il Papa porta nel cuore le sofferenze del popolo siriano"

Mons. Mario Zenari commenta l’udienza di questa mattina con il Santo Padre e auspica che il dramma che vive la nazione non venga dimenticato

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Papa Francesco ha ricevuto questa mattina, in Vaticano, mons. Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco. Come riferisce la Radio Vaticana, nei trenta minuti di udienza, il presule ha illustrato al Pontefice la drammatica situazione che continua a vivere la popolazione in Siria.

“E’ un evento straordinario, soprattutto spirituale, per chi ha il privilegio di incontrare il Santo Padre”, ha commentato all’emittente Zenari, “soprattutto per un nunzio che viene da un Paese martoriato dalla guerra, da ormai tre anni e che si sente di portare a Papa Francesco le ansie, le sofferenze, le speranze di tutta una nazione”.

Riguardo alle preoccupazioni e alle speranze del Papa per il Paese, il nunzio ha confermato che il Santo Padre “segue e porta nel cuore queste sofferenze, direi che le segue regolarmente. Sono venuto da lui perché mi accorgo che, anche a livello internazionale, purtroppo il conflitto in Siria sta per essere dimenticato”. “E fa molto male”, ha aggiunto, “vedere che questa sofferenza, non solo di alcuni ma di un’intera nazione, questo dramma possa venire dimenticato”.

Quindi è stato un grande incoraggiamento il fatto che il Santo Padre “porta nel suo cuore la sofferenza di questo popolo”. Inoltre, ha dichiarato il presule, “mi ha incaricato di portare la sua vicinanza a tutti quanti indistintamente, ai cristiani e a tutta la popolazione. Tutti ammirano il Papa sia cristiani, sia musulmani, dai semplici cittadini alle autorità”. Il nunzio tornerà dunque “con questo carico di simpatia e solidarietà, così come mi ha incaricato di portare la sua vicinanza a tutta la popolazione che soffre questo terribile dramma”. 

Intanto, in Siria, il periodo è “molto, molto delicato e molto critico”. “È difficile pronunciarsi”, ha concluso mons. Zenari, “credo che occorra supplicare l’aiuto di Dio perché siano risparmiate tante sofferenze”. 

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ZENIT Staff

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