L’Ufficio diocesano per i problemi sociali e lavoro dell’Arcidiocesi di Catania ha organizzato, come ogni anno, la “Via crucis del Lavoratore”, momento di aggregazione delle associazioni e movimenti che operano nella pastorale sociale, occasione d’incontro e di riflessione sui temi forti dell’attualità sociale. In particolare, l’evento accende i riflettori sulla disoccupazione, lo sfruttamento e la devianza minorile, la condizione della donna lavoratrice, la crisi dei valori sociali che pervade l’intera società.
Nel salone dei Vescovi, alla presenza dell’Arcivescovo, mons. Salvatore Gristina, è stata presentata sabato scorso la “carta degli impegni” scaturita dalla undicesima giornata sociale diocesana. In otto punti sono articolate le proposte operative, che impegnano verso un efficace coordinamento con la Pastorale della famiglia ed un grande progetto di sussidiarietà in vista del Bene comune.
La famiglia è, infatti, un “bene relazione fondamentale”, molto più che un “luogo degli affetti”. Nel documento si propone ai Comuni della diocesi di applicare il criterio del “quoziente familiare”, di sperimentare il “distretto famiglia” e assegnare il “marchio famiglia” alle aziende con buone prassi di attenzione, di sostegno e di tutela sia alle famiglie in formazione, sia a quelle in crisi.
In merito alla questione famiglia, Don Piero Sapienza, direttore dell’Ufficio diocesano dei problemi sociali, ha comunicato le azioni svolte in merito alla delibera del Consiglio comunale di Catania che ha approvato il “registro delle unioni civili”, notizia amplificata sulla stampa e salutata come “conquista civile di progresso”. In un documento che sarà pubblicato prima di Pasqua, saranno espresse le posizioni della Chiesa.
Con puntuale dovizia di dati e d’informazioni il giornalista Luigi Ronsisvalle, vice segretario generale della FNSI ha trattato il tema: “Partecipazione democratica, responsabilità sociale e nuove tecniche comunicative della rete Web”.
Negli anni si è registrata una radicale e repentina evoluzione dei mezzi di comunicazione; dalle prime televisioni nel 1950 si è passati alla prima e-mail nel 1971, più di recente, nell’anno 2000, si è avuto il primo ipod, sino allo smartphone (2012) e a sempre nuovi e avveniristici strumenti tecnologici. Pertanto, la comunicazione e l’informazione assumono nuovi codici e tempi super veloci. Ma quel che preoccupa è il fatto che poche ed “elette” persone determinano il flusso delle notizie, perché in possesso dell’algoritmo del motore di ricerca.
Una risposta intelligente all’uso degli strumenti della comunicazione, potere liquido della nostra società, è da ricercarsi nel processo di formazione, indispensabile per utilizzarli in modo corretto e per essere attenti a saper leggere e comprendere quanto non espressamente esplicitato.
È seguito all’intervento culturale il “Pio esercizio della Via crucis”, guidato da mons. Salvatore Gristina, al quale hanno preso parte anche amministratori, sindacalisti, commercianti, imprenditori e lavoratori.
Le riflessioni che hanno accompagnato il “cammino” delle quattordici stazioni sulla via della Croce, hanno messo in luce i diversi aspetti delle problematiche connesse al mondo del lavoro: dall’atteggiamento di disinteresse e di scarsa attenzione dei politici (quasi un lavarsi le mani, come Pilato) alla fatica, agli incidenti e alla mancanza di sicurezza nei posti di lavoro, alla precarietà e al dramma della disoccupazione, allo sfruttamento minorile, all’abbandono scolastico e al disagio dei giovani. E poi ancora al lavoro delle donne, alla tutela delle lavoratrici madri e alle pari opportunità nella progressione di carriera.
Le citazioni dai discorsi di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco hanno guidato lo spirito nella ricerca dei valori, della misericordia e della povertà, specie nelle periferie esistenziali. È questo un segno di presenza della Chiesa, ha concluso l’Arcivescovo, lieto di aver condiviso il particolare momento di preghiera con i lavoratori. Condivisione che, come ha detto don Piero Sapienza, responsabile dell’ufficio diocesano, si colloca nella prospettiva della decima giornata sociale diocesana, che sarà celebrata a novembre.