Prende il via oggi il "pellegrinaggio" di due giorni dei vescovi cattolici degli Stati Uniti verso Nogales, in Arizona, al confine con il Messico. Fine dell'iniziativa è ricordare gli oltre 6 mila migranti morti nella zona di confine, dal 1998 ad oggi, nel tentativo di oltrepassare la frontiera e nella speranza di condizioni di vita migliori.
In questa "Lampedusa d'America", ispirati dall'esempio di Papa Francesco durante la visita nell'isola siciliana, i nove vescovi celebreranno domani una Messa commemorativa di tutte le vittime: honduregni, salvadoregni, guatemaltechi e anche messicani, fuggiti dai loro paesi a causa della povertà e della violenza, uccisi dagli stenti del deserto e da quella che il Papa definisce "globalizzazione dell'indifferenza".
"Ignorare la sofferenza e i morti è un comportamento che ci fa vergognare come nazione, dicono i vescovi americani", scrivono i vescovi americani in un comunicato. Il loro gesto vuole essere, dunque, un invito a discutere la necessità di una riforma più "giusta, dignitosa, umana ed efficace" del sistema migratorio negli Stati Uniti.
L’iniziativa – rimarcano i vescovi – "intende riportare l’attenzione sulle conseguenze umanitarie di un sistema migratorio al collasso come quello Usa" e richiamare alla necessità di approvare il progetto di riforma del presidente Obama, che consentirebbe la regolarizzazione di circa 11 milioni di irregolari presenti sul territorio statunitense. Un testo che non ha ottenuto ancora l'approvazione dalla Camera dall’opposizione repubblicana, e sul quale più di una volta ha preso posizione la Conferenza episcopale.
Secondo il programma, i vescovi partiranno oggi in "pellegrinaggio" lungo una parte del muro che divide gli Usa e il Messico. Domani, quindi, la celebrazione Eucaristica. Previsti, inoltre, nel programma anche numerosi incontri con le autorità e le popolazioni.
Non vi prenderà parte alcune vescovo messicano, ma solo degli Stati Uniti.Tra questi: mons. Gerald F. Kicanas, Vescovo di Tucson; mons. John C. Wester, Vescovo di Salt Lake City; mons. Mark Seitz, Vescovo de El Paso; mons. Oscar Cantu, Vescovo di Las Cruces; mons. Ricardo Ramirez, Vescovo emerito di Las Cruces; mons. Luis Zarama, Auxiliare di Atlanta e mons. Luis Rafael Zarama Pasqualetto, Ausiliare di Atlanta, Georgia. A loro si unirà anche il cardinale arcivescovo di Boston Sean O’Malley, e mons. Eusebio Elizondo, ausiliare di Seattle e Presidente del Comitato dell'Episcopato USA per le migrazioni.
(A cura di Salvatore Cernuzio)