A partire dal 15 marzo alle ore 18,15, giorno dell’inaugurazione ufficiale, sarà possibile scoprire una personaggio autorevole della cristianità picena nato da nobile famiglia ascolana a Force il 27 novembre 1717 e battezzato nello stesso giorno.
La mostra è allestita nella sala comunale delle riunioni, in piazza dell’Unità, Centobuchi, vicino al Bar Daiquiri.
L’iniziativa di notevole valore culturale e sociale è stata organizzata dalle Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Monteprandone.
Il servo di Dio mons. Francesco Antonio Marcucci, grazie allo zelo e all’incessante preghiera delle suore della Congregazione Pie Operaie dell’Immacolata Concezione, fondata dallo stesso Venerabile nel 1744 ad Ascoli Piceno, è prossimo agli onori degli altari poiché è in itinere la sua causa di beatificazione.
La biografia di mons. Marcucci è particolarmente ricca di episodi ed avvenimenti importanti e significativi sin dalla sua infanzia vissuta in famiglia, da cui ha ricevuto l’educazione cattolica e l’amore per Gesù Cristo, fino alla sua maturità spirituale, pastorale e culturale.
Il suo moto era “Maria è la nostra Madre Avvocata: per mano sua riceviamo ogni bene”. Tra le finalità precipue della sua Congregazione delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione ha indicato con determinazione e profonda convinzione l’educazione e l’istruzione della gioventù.
Missione questa che ha avuto una sviluppo ed una diffusione capillare ad iniziare dalla sua terra natale picena: ad Ascoli Piceno è operativo un avviato polo scolastico con ogni ordine e grado di istruzione: a Centobuchi è presente lo storico e amato asilo delle suore concezioniste punto di riferimento di numerosissime famiglie dell’intero comune di Monteprandone.
La copiosa biografia di mons. Marcucci riporta anche la notizia che il venerabile monsignore piceno era un profondo conoscitore ed estimatore di San Giacomo della Marca, non caso una delle sue prime predicazioni le svolse proprio nel santuario monteprandonese di Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca.
Nel maggio del 1770 mons. Marcucci ricevette la notizia della sua nomina a Vescovo della Diocesi di Montalto.
Nei palazzi apostolici romani e nel mondo si diffuse rapidamente la sua fama di uomo di cultura e zelante predicatore tanto che nel 19 gennaio 1774 Papa Clemente XIV lo nominò Vicegerente per la Diocesi di Roma e quattro dopo, nel 1782, accompagnò il Santo Padre Pio VI a Vienna a trattare con l’Imperatore Giuseppe II.
Il 12 aprile 1786 a causa di seri motivi di salute ottiene dal Papa la dispensa dalla Vicegerenza e torna nella sua Diocesi di Montalto dove nonostante i lancinanti dolori reumatici, che gli impediscono ogni movimento, pastoralmente non esita un attimo ai spendersi senza riserve.
Purtroppo le sue condizioni di salute si aggravano di in anno in anno fino all’immobilità: il 12 luglio 1798 nella sua Ascoli Piceno torna alla casa del Padre in concetto di santità, mentre imperversa la dominazione francese. E’ sepolto nella Chiesa dell’Immacolata delle Suore Pie Operaie ad Ascoli Piceno.
(Articolo tratto da Àncora Online, il settimanale della Diocesi di San Benedetto del Tronto)