Seduto in sala d’aspetto, in attesa dell’arrivo del treno, leggevo il giornale. Gli altoparlanti, intanto, annunciavano per il mio treno sessanta minuti di ritardo.
Dovevo assentarmi dalla sala d’aspetto almeno per mezz’ora, mentre veniva diffusa la raccomandazione di non lasciare incustoditi i bagagli.
Ho dato un’occhiata in sala attorno a me cercando di individuare una persona che mi ispirasse fiducia tanto da lasciarle in custodia le mie valigie.
Dovevo trovare una persona proprio degna di fiducia perché nel mio bagaglio c’era qualcosa di troppo prezioso.
Infatti quanto più preziose sono le tue cose, tanto maggior fiducia deve meritare il custode a cui affidarle.
Dio, per un eccesso di fiducia, ha affidato in mani fragili la custodia del suo tesoro. Tanto prezioso da imprimervi la sua immagine.
L’uomo si è lasciato corrompere dall’egoismo e ha rovinato la preziosità del dono. Rompendo i rapporti di figlio ed erede, si è fatto padrone depredando l’eredità.
Nessuno, tranne Dio, sapeva quanto fosse prezioso l’uomo che si era perduto. Lo si è saputo dalle ricerche che sono partite e organizzate dal Cielo: Dio in persona si è lanciato al recupero..
In questa ricerca appassionata, in un eccesso di fiducia, Gesù ha vinto perché ha “perduto” se stesso.
Ciao da p. Andrea
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