Gli autori della missiva spiegano di nutrire “un particolare affetto” verso Benedetto XVI e aggiunge “Vi vogliamo bene e offriamo ogni giorno per Voi le nostre preghiere e Messe”.

“Anche se molti di noi – continua la lettera – non hanno avuto la possibilità di visitarVi personalmente e Voi non avete avuto alcuna possibilità di visitare la terra di Cina in Estremo Oriente, la Vostra rinuncia ci ha fatto pensare all’affetto e all’amore mostrato da Sua Santità al Popolo cinese e ai Cattolici cinesi”.

La missiva ricorda la particolare attenzione di Benedetto XVI nei confronti della Chiesa in Cina dove ha cercato di “promuovere il dialogo e alleviare la croce che portiamo mostrando preoccupazione e benedicendo la Cina ed il popolo cinese”.

In otto anni di pontificato Benedetto XVI non ha mai perso occasione di inviare speciali benedizioni alla Chiesa ed al popolo cinese.

Non solo per eventi come la festa annuale di primavera o le Olimpiadi, ma anche per cercare di alleviare le sofferenze del popolo colpito da catastrofi come tempeste di neve e terremoti.

Per quattro volte, in occasione delle catastrofi Benedetto XVI ha offerto generose donazioni attraverso le “Jinde Charities” tramite “Cor Unum”.

Il pontefice ha fatto i complimenti per la pubblicazione dei Messali in cinese e espresso congratulazioni per i nuovi leader del Paese.

Nonostante i conflitti e le difficoltà, il Papa è stato sempre amichevole e cordiale con le autorità cinesi e affettuoso con la Chiesa di Cina.

I firmatari si augurano che anche nella futura vita ritirata, Benedetto XVI continui a prendersi cura del “piccolo gregge in Cina”.

In conclusione è scritto: “Grazie Santo Padre! Noi, clero e fedeli cinesi, non Vi dimenticheremo mai. Vi ameremo per sempre!”.