Lettura

Siamo introdotti al brano del Vangelo secondo Luca da due personaggi fondamentali, attestanti che cosa significa essere credenti. Abramo, chiamato dal Signore, è sollecitato a guardare il cielo e a offrirgli un sacrificio; quindi il Signore «conclude con Abramo l’alleanza». Paolo che, chiedendoci di divenire suoi imitatori, proclama che «la nostra cittadinanza è nei cieli». Così in Gesù è trasformato (trasfigurato) il nostro corpo in «corpo glorioso». 

Meditazione

Grazie all’evangelista Luca possiamo penetrare da veri discepoli lo straordinario di Gesù che «salì sul monte». Sottolineiamo subito, per riconoscere la portata determinante dell’evento, due elementi: Gesù non sale da solo, ma con Pietro, Giovanni e Giacomo; l’esperienza poi che attesta, due volte richiamata, è «pregare». I segni che si esprimono sono quelli teofanici: «aspetto cambiato, veste candida e sfolgorante». Con Gesù si rende presente un’insolita e eccezionale compagnia: Mosè (legge) e Elia (profeti). Tra loro con Gesù si apre un dialogo dal contenuto emblematico e orientativo per il futuro: «parlavano del suo esodo che stava per compiersi a Gerusalemme». Sono le reazioni tema particolare del nostro meditare. Pietro, che «non sapeva quel che diceva», come succede tante volte a ciascuno di noi, pur di restare colà e continuare a vivere quelle esperienze di contemplazione profondamente allietante, prorompe in quell’esclamazione protesa a beneficio dei contemplati: «Maestro, è bello per noi essere qui, facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè, una per Elia». Agli elementi iniziali teofanici, subentrano altri segni, già nell’Antico Testamento rivelativi della presenza di Dio: la nube, l’ombra, la voce della nube: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo». Anche noi riconosciamo, nel nostro cammino quaresimale, Gesù solo. Ma nel poter intravedere con Pietro, la sua umanità vera piena ora trasfigurata, siamo aiutati a riconoscere questa “trasfigurazione” nella fede, come vero straordinario evento, che viviamo e nel quale possiamo crescere giorno dopo giorno. 

Preghiera

Gesù, il Signore, ci è luce e salvezza. Ci ascolta e ci esaudisce. Liberaci da ogni timore; aiutaci ad aprire a te: labbra, cuore e mani. Ponici in ricerca del “tuo volto”, siici sempre aiuto e salvezza. 

Agire

Vivo questa domenica proclamando con semplicità di cuore la mia fede in Gesù, Signore; voglio intercedere per il dono della fede in favore di fratelli e sorelle. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Luciano Pacomio, vescovo di Mondovì, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it