Chiesa provvisoria a Renazzo

L’edificio fa parte delle cinque nuove chiese provvisorie che la Curia di Bologna ha deciso di collocare nel territorio della Diocesi colpita dal terremoto. Il 2 gennaio l’avvio al cantiere

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Mercoledì 2 gennaio alle ore 11 nell’area parrocchiale della Chiesa di San Sebastiano a Renazzo (FE) si darà ufficialmente avvio al cantiere per l’edificazione della chiesa provvisoria.

Il parroco Don Ivo Cevenini impartirà la benedizione sul cantiere e sull’opera, alla presenza del Sindaco di Cento, dei progettisti, delle imprese che sono state selezionate per la realizzazione, dei parrocchiani e della cittadinanza.

La chiesa provvisoria che si andrà a realizzare è una delle proposte progettuali che il Laboratorio di progettazione per le chiese provvisorie del Centro Studi per l’architettura sacra e la città della Fondazione Cardinale Lercaro di Bologna ha organizzato nel mese di Luglio 2012; proponendo 8 progetti di chiese provvisorie grazie alla partecipazione gratuita di 30 tra architetti e ingegneri, il Centro Studi ha inteso dare una risposta concreta e qualitativamente significativa all’esigenza delle parrocchie dei territori colpiti dal sisma di avere in tempi rapidi dei luoghi consoni all’esercizio delle funzioni liturgiche e alle attività comunitarie.

Con l’idea di dare agli abitanti dei territori terremotati, degli edifici non solo funzionalmente adeguati, ma anche attenti alla qualità architettonica e all’inserimento ambientale, la Curia di Bologna ha pensato di collocare nel territorio della Diocesi, cinque nuove chiese provvisorie.

A Renazzo il progetto scelto dalla comunità è quello proposto dal gruppo di progettazione degli architetti Barbara Fiorini, Ginalorenzo Ingrami e Maurizio Martinuzzi, denominata “Assembl(e)are”. Il progetto nasce dall’idea di assemblare più unità modulari la cui conformazione viene modellata sulle esigenze del luogo e della comunità, con grande attenzione agli aspetti architettonici e liturgici.

Numerosi i tecnici intervenuti per rendere possibile la realizzazione dell’opera: il geologo Thomas Veronese per le prove geosismiche, l’ing. Valentina Russo per il rilievo dell’area, l’ing. Fabrizio Campanini per i calcoli statici, l’ing. Ugo Bacchelli per il progetto degli impianti. L’arch. Claudia Manenti e l’ing. Luca Venturi si occupano, invece, rispettivamente del coordinamento generale e del coordinamenti tecnico di questa e delle altre chiese provvisorie in corso di realizzazione nella Diocesi di Bologna.

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ZENIT Staff

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