di Gaia Bottino
ROMA, lunedì, 17 dicembre 2012 (ZENIT.org) – Il lavoro artigianale è un’attività che permette di donare una nuova vita a strumenti grezzi destinati ad essere gettati o dimenticati in una polverosa soffitta. Una tesserina di marmo, ad esempio, se assemblata con cura ed ingegno, può divenire il pezzo mancante ed insostituibile di un meraviglioso mosaico. In ogni oggetto creato dal lavoro artigianale, possiamo cogliere la sua unicità che lo rende ai nostri occhi così prezioso.
L’artigianato può rivelare così una metafora sulla vita stessa: ognuno di noi ha vissuto nella propria esistenza momenti difficili, che lo hanno poi condotto ad una rinascita inaspettata.
Proprio come un tassello di marmo, l’uomo pensa di non valere abbastanza: è la vita a mostrargli una sorpresa meravigliosa sul suo reale destino, così come l’artigiano dimostra al tassello di essere unico ed insostituibile.
La creazione di un laboratorio artigianale all’interno della fraternità francescana Ripa dei Sette Soli, è finalizzata non solo alla formazione professionale degli ospiti ma può rivelarsi una possibilità di scoperta di talenti dimenticati o addirittura sconosciuti a se stessi.
“Ognuno di noi ha delle capacità che attendono solo di essere scoperte – ha dichiarato a ZENIT, Rosanna Giordano, responsabile del laboratorio ed esperta restauratrice – la cosa importante è avere una guida, qualcuno che ti mostri come poterle utilizzare”.
Rosanna, formatasi alla scuola di restauro di Firenze e specializzata nel restauro di affreschi e mosaici, ha insegnato ai ragazzi della fraternità la tecnica del mosaico: “Con il mio aiuto hanno realizzato dei mosaici che raffigurano i simboli rappresentati all’interno delle catacombe cristiane: il pesce, simbolo del Cristo; l’ancora, l’immagine della speranza; la colomba, rappresentazione dell’anima del credente e il monogramma di Cristo, composto da due lettere dell’alfabeto greco, la X e la P intrecciate insieme. I mosaici saranno poi venduti al negozio di souvenir delle catacombe di San Sebastiano per il sostentamento della fraternità”.
I ragazzi sono ora alle prese con la tecnica della doratura: “Realizzeremo oggetti a cui verranno applicate delle foglie d’oro secondo i metodi antichi – ha spiegato Rosanna – inoltre Giorgio, un ragazzo inserito nel progetto e particolarmente creativo, si è specializzato nella creazione di presepi artistici. Questi lavori sono stati venduti per il sostentamento della fraternità in occasione di una serata di beneficenza lo scorso 9 dicembre alla Chiesa di San Sebastiano al Palatino”.
Tra i progetti futuri, ci sarà la possibilità per i giovani ospiti della fraternità di Ripa dei Sette Soli di imparare il restauro dei mobili e di avere uno stand al mercato di Porta Portese per la vendita dei mobili restaurati.
“Il progetto del laboratorio si è rivelato un’iniezione di autostima per i ragazzi – ha affermato con gioia Rosanna – forse perché avevano bisogno della spinta giusta per iniziare a credere in loro stessi e a mettersi in gioco in un’attività che richiede precisione ed organizzazione per la realizzazione del lavoro. Doti che i ragazzi potranno utilizzare anche nella vita”.
Per info: www.ripadeisettesoli.org
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