MILANO, venerdì, 14 dicembre 2012 (ZENIT.org).- Scritta con linguaggio semplice e immediato Tenere accesa la speranza (Centro Ambrosiano, 0.30 euro) è un dialogo che l’Arcivescovo instaura con il lettore per affrontare tematiche di stretta attualità per spiegare la vicinanza di Gesù a tutti. Le parole del Cardinale si propongono come esortazione ad affrontare le difficoltà quotidiane con l’entusiasmo di chi ha la certezza di far parte di un disegno buono, di chi non è mai solo nel suo percorso quotidiano. «Il mio abbraccio – scrive il cardinale Scola – va in modo speciale ai bambini, agli anziani, agli ammalati, a coloro che sono nell’ombra della morte e ai più poveri ed emarginati».
La Lettera “Tenere accesa la speranza” ha avuto un eccezionale successo di diffusione: è stata – fino ad ora – venduta nelle librerie in oltre un milione di copie.
Il Cardinale Scola ha pensato anche ai bambini: “Aspettiamo Qualcuno” (Centro Ambrosiano, 0.70 euro) è il titolo della riflessione rivolta ai più piccoli per porgere loro il proprio personalissimo augurio. Impreziosita da immagini allegre e colorate, con questa letterina il Cardinale prende per mano i bimbi accompagnandoli verso la natività di Gesù, facendo scoprire loro gli aspetti più veri e autentici della Solennità ormai prossima. «Con il Natale – lo dice la parola che significa nascita – noi aspettiamo soprattutto Qualcuno – ricorda l’Arcivescovo -. Il regalo più bello è Gesù. Tutti gli altri regali che aspettiamo sono segno di Lui».
Infine, l’Arcivescovo ha indirizzato – come da tradizione – gli auguri natalizi anche agli ammalati. Rivolgendosi a loro scrive: “Carissimi, Dio è vicino a ciascuno di voi come e di più di una mamma e di un papà al loro bambino: questo è l’annuncio che il Natale, ancora una volta, ci dona”.