Ti riprenderò con immenso amore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, giovedì, 13 dicembre 2012 – Santa Lucia, Vergine e Martire (ZENIT.org).

Lettura

La lettura di Isaìa ci mostra Dio, fedele all’alleanza stretta con il suo popolo, che si dichiara pronto a farlo uscire dalla Mesopotamia rinnovando per lui i prodigi dell’esodo dall’Egitto. Ma il Signore esige che il popolo, riconoscendo il suo unico Dio e il suo unico liberatore, si affidi a lui. Gesù, nel Vangelo, fa l’elogio di Giovanni Battista quale profeta che mostra il compiersi delle profezie e indica al mondo l’arrivo dell’Agnello di Dio.

Meditazione

La liturgia di oggi afferma con forza che solo il Signore è il nostro Dio e la sua presenza nella nostra vita è continua. L’attenzione di questo Dio appassionato d’amore, si rivolge a quel «vermiciattolo di Giacobbe», che prosegue il suo avventuroso itinerario di salvezza pieno di umilianti cadute e di riprese entusiasmanti. Proprio per questo piccolo ogni giorno Dio prepara un’abbondante irrigazione di grazia. Il Signore non si stanca, nonostante la nostra indifferenza, di creare dal nulla, per noi, cose meravigliose, affinché vediamo e sappiamo, consideriamo e intendiamo che tutto viene da Lui. Da questa intima conoscenza del suo mistero di grazia scaturisce spontanea la nostra gratitudine. Gesù elogia Giovanni Battista, dichiarando che è il più grande tra i nati di donna; e tuttavia, ecco il paradosso: «il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». A quest’uomo di statura morale e spirituale gigantesca viene anteposto un qualsiasi peccatore rigenerato dalla grazia di Cristo. E questo perché l’ordine della redenzione è superiore all’ordine della creazione; la realtà messianica è superiore alla figura profetica. Ciò che fa grandi i piccoli del regno dei cieli è l’amore. Ed è l’amore l’unica forma di “violenza” con la quale si può “dare l’assalto” al Regno dei cieli. La nostra salvezza non sta dunque nell’affannarci a conquistare Dio, che sarebbe un atteggiamento idolatrico, ma nel lasciarci conquistare da lui. La dichiarazione “Io sono il tuo Dio, che vengo a salvarti” richiede da parte nostra la volontà di accoglierlo e il desiderio che sia Lui a salvarci. Nella nostra giornata ricordiamo mai che la sua presenza nella nostra vita è continua? Il Regno è dei “violenti”, appartiene cioè a coloro che, come Gesù, hanno il coraggio di creare comunità. Io creo comunione o divisione?

Preghiera

Per la tua misericordia, o Signore, mio Dio, dimmi cosa tu sei per me. Di all’anima mia: «Sono la tua salvezza». Ecco, io sto in ascolto davanti a te, Signore. Ripeti all’anima mia: «Sono la tua salvezza». Tu, mio Dio, sei tutto per me: da “niente”, mi fai essere “qualcuno” per te. Amen.

Agire

Oggi voglio vivere la vocazione del Battista: preparare la strada al Signore che viene. Testimonierò la mia adesione a Cristo anche a costo di andare contro il pensiero comune e di essere deriso.

Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, M.S. (Missionari de La Salette), tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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