ROMA, lunedì, 10 dicembre 2012 (ZENIT.org) – Nell’Anno della Fede anche il concerto di Natale può essere occasione di solidarietà con chi si trova in una situazione di malattia e con chi può stare accanto alla sofferenza all’insegna del volontariato. Ecco l’obiettivo del concerto che il Comitato di San Floriano di Illegio (Udine) offre con la disponibilità del Coro del Friuli Venezia Giulia e dell’orchestra Capella Savaria di Szobathely (Ungheria), diretti dal M° Paolo Paroni.
Coro, orchestra e solisti, in totale circa 60 elementi, martedì 11 dicembre alle ore 20.30 sono a Roma, nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, per eseguire – alla presenza di Alte Autorità civili ed ecclesiastiche – la monumentale Messa in si minore di Johann Sebastian Bach.
La regia dell’evento è di don Alessio Geretti, sacerdote dell’Arcidiocesi di Udine incaricato di realizzare a Roma la mostra dell’Anno della Fede, prevista a partire da febbraio a Castel Sant’Angelo, e curatore di un percorso di momenti d’arte per l’evangelizzazione nel contesto del medesimo Anno della Fede.
Il primo di questi momenti è l’occasione del concerto dell’11 dicembre: quella sera, infatti, in Basilica sarà visibile in speciale anteprima l’Annunciazione di Cortona del Beato Angelico – l’autore riposa proprio nella medesima chiesa –, che dal giorno successivo verrà esposta per due mesi presso la Galleria Borghese.
La solidarietà che sta alla base del concerto è finalizzata a raccogliere fondi per le attività di formazione e di assistenza che l’Associazione Alma Salus (www.almasalus.org) svolge soprattutto in pediatria oncologica nel Policlinico Umberto I di Roma.
La Messa (Die Hohe Messe in H-moll) costituisce una tra le pagine più geniali dell’intera storia della musica cristiana. Composta tra il 1724 e il 1749, mette in musica l’Ordo Missae in lingua latina, con un’architettura musicale che traduce straordinariamente la teologia di ogni singolo passaggio del testo liturgico.
All’impressionante finezza del pensiero musicale corrisponde la bellezza degli intrecci tra gli interventi dei solisti, le parti del coro e il suono degli strumenti originali barocchi.