"Ecclesia in America": presentato il Congresso Internazionale

Il segretario della CAL, Guzman Carriquiry, annuncia il programma dell’evento che si aprirà domenica con una messa a San Pietro

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 4 dicembre 2012 (ZENIT.org) – Un evento che si preannuncia non privo di “una certa originalità”. Nel presentare il programma dell’imminente Congresso Internazionale Ecclesia in America, in programma in Vaticano dal 9 al 12 dicembre prossimi, il segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina (CAL), Guzman Carriquiry Lecour, ha parlato di un incontro che saprà “combinare adeguatamente momenti accademici, di riflessione teologica-pastorale e di dibattito generale, con altri di condivisione in gruppi di lavoro tra i partecipanti, con conclusioni propositive e operative, insieme a fondamentali celebrazioni liturgiche e a significative espressioni di devozione”.

Intervenendo in conferenza stampa assieme al cardinale Marc Ouellet, presidente del medesimo organo vaticano, e a Carl Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo, il prof. Carriquiry ha precisato che l’imminente Congresso affronterà tanto temi spirituali, quanto problematiche di stringente attualità – il narcotraffico su tutti – tuttavia non avrà alcun approccio “politico”.

Secondo quanto riferito dal segretario della CAL, si prevedono più di 200 partecipanti al Congresso, molti dei quali si sono detti disposti ad “affrontare il loro viaggio fino a Roma, a loro spese”.

Tra i presuli e i porporati che hanno confermato la loro presenza figurano: i cardinali Thomas C. Collins (Toronto), Sean Patrick O’Malley (Boston), Juan Sandoval Íñiguez (emerito di Guadalajara), Nicolás de Jesús López Rodríguez (Santo Domingo), Oscar Rodríguez Maradiaga (Tegucigalpa).

Insieme a questi ultimi, l’invito è stato anche trasmesso ai Superiori dei diversi Dicasteri della Curia Romana, ai Superiori Generali e alle Superiore Generali di Congregazioni Religiose, e ai loro più diretti collaboratori, residenti a Roma e di origine nord-americana o latino-americana, ai Rettori e delegati dei Pontifici Collegi in cui risiedono sacerdoti delle diverse Chiese del continente a Roma, e molte altre personalità che hanno mostrato interesse per l’iniziativa.

I rappresentanti del Corpo diplomatico di tutti i Paesi del Continente accreditati pressola Santa Sedesaranno anche presenti in alcune delle attività previste nel programma.

Il Congresso si aprirà e si chiuderà con due celebrazioni eucaristiche. L’inaugurazione sarà affidata ad una Santa Messa, in programma domenica 9 novembre, alle 18.30, nella Basilica di San Pietro: questa funzione, che cade nel giorno della memoria liturgica di San Juan Diego, il messaggero del Tepeyac, sarà riservata ai soli congressisti e sarà conclusa da un messaggio inaugurale che papa Benedetto XVI leggerà di persona ai presenti.

La Santa Messa di chiusura sarà invece celebrata alle ore 18.30 di mercoledì 12 dicembre, festa liturgica di Nostra Signora di Guadalupe, Patrona delle Americhe, presso la Chiesa di Santa Maria in Traspontina, in via della Conciliazione.

La mattina di lunedì 10 dicembre, sotto la presidenza del cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, nell’aula del Sinodo si terranno tre relazioni: L’avvenimento guadalupano all’origine dell’evangelizzazione del Nuovo Mondo, a cura di Mons. Eduardo Chávez, direttore dell’Istituto di Studi Guadalupani; L’Esortazione apostolica post-sinodale: profezia, insegnamenti e impegni, a cura del prof. Guzmán Carriquiry Lecour, Segretario della Pontificia Commissione; L’Esortazione Apostolica Ecclesia in America sotto l’intercessione di Nostra Signora di Guadalupe, stella della nuova evangelizzazione e madre della civiltà dell’amore, che sarà presentata dal prof. Carl Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo.

Il pomeriggio di lunedì, darà spazio a numerosi workshop su vari temi d’attualità, a cura degli 8 gruppi di lavoro, per concludersi con una conferenza di mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I. sul Significato dell’Anno della fede.

La giornata di martedì 11 dicembre sarà caratterizzata da due gesti di devozione. Il primo sarà la recita del Santo Rosario nei Giardini Vaticani, alle ore 11.30, attorno alla statua che raffigura Nostra Signora di Guadalupe insieme con Juan Diego e l’Arcivescovo Juan de Zumárraga. La preghiera sarà guidata dalla lettura di testi ispirati dal Nican Mopohua, primo documento che raccoglie i dialoghi della Santissima Vergine Maria con Juan Diego nella collina del Tepeyac.

Di seguito, alle 16, nell’Aula Pio X, in via della Conciliazione n° 5, si svolgerà un atto allo stesso tempo culturale, teologico e devozionale in cui si presenterà, attraverso mezzi audiovisivi, lo splendore della bellezza nell’immagine di Nostra Signora di Guadalupe, arricchito da importanti ricerche scientifiche sulla tilma e intercalato anche da inni guadalupani.

La mattina di mercoledì 12 dicembre i congressisti parteciperanno all’Udienza generale presieduta dal Santo Padre. Nel pomeriggio seguirà la conferenza propositiva sugli Scenari e proposte per la comunione e la cooperazione tra le Chiese del continente americano e per la solidarietà tra i loro popoli, a cura del cardinale Sean Patrick O’Malley O.F.M., arcivescovo di Boston.

Di seguito avrà luogo un dibattito generale, con la sintesi conclusiva del cardinale Marc Ouellet. I risultati del Congresso saranno poi comunicati ai Dicasteri della Curia Romana, alle Conferenze episcopali del continente e al Consiglio Episcopale Latino-americano.

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ZENIT Staff

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