Essere donna oggi

L’Istituto Superiore sulla Donna discute con le universitarie dell’APRA e della UER su come far emergere il genio femminile

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di Martina Salvi

ROMA, domenica, 2 dicembre 2012 (ZENIT.org) – “Essere donna oggi. Sai che vuol dire? Alcuni dicono di si.”, questo è il titolo del convegno di quest’anno che si terrà a Bruxelles, dal 18 al 21 marzo nel contesto di  tre giorni di visite al Parlamento Europeo.

Il convegno ha come punto centrale quello di scoprire se il modello di donna indicato dalla cultura dominante rispetta la donna, ne realizza i desideri senza stravolgerne l’identità. Per preparare il viaggio e il convegno, l’istituto di Studi Superiori sulla Donna* ha dato vita ad una serie di incontri di preparazione che si svolgono a Roma presso le aule della Università Europea di Roma, in Viale degli Aldobrandeschi 190.

Lo sguardo è rivolto in particolare al mondo dei mass media e dell’informazione. Infatti in mondo cosi globalizzato come quello odierno, dove ogni informazione ci è fornita in tempo reale, dove le immagini e le notizie incidono cosi tanto nella nostra vita quotidiana, ci proponiamo di fornire in maniera critica e obbiettiva gli strumenti necessari per valutare, discernere, decidere in maniera saggiamente femminile..

Intendiamo fornire gli strumenti alle ragazze, prima come persone e poi come donne, per meglio comprendere quali sono i benefici e le distorsioni che un tipo di informazione sbagliata può recare alla nostra società. Vogliamo capire anche in che modo un tipo di informazione distorta può influenzare la vita e lo svolgersi del ruolo femminile all’ interno della società.

I mass media e l’informazione in generale infatti in questi ultimi anni hanno creato, un modello di donna algida e distaccata, mercificandone il corpo, presentato solo come strumento di seduzione e di desiderio sessuale, perfetto nelle forme e irraggiungibile, allontanandolo nella sostanza dalla sua vera natura. 

Una natura fondata sulla semplicità, sulla perfezione imperfetta delle forme del corpo e dello spirito, portatrice di un grande dono come quello della maternità. Il modello femminile di oggi infatti, ci presenta come donne uniche si, ma un unicità che elimina il cuore e qualsiasi relazione intima, sia quella che si instaura con l’ altro sesso, sia nel rapporto con i figli.

La donna è presentata si come forte e indistruttibile, ma è sempre rappresentata come sola. O peggio ancora come strumento, di sessualità, di potere e di apparenza. E sulla base di questo che valori reali come, la famiglia, l’ amore vero, la femminilità si stanno via via sempre più perdendo lasciando lo spazio a un totale distacco della donna dalla sua centralità e realizzazione.

La donna si dai tempi antichi infatti è sempre stata definita come allocentrica. Caratterizzata cioè dal suo adoperarsi verso l’ esterno, verso il prossimo, da questo bisogno intrinseco di essere amorevole verso gli altri.

Figura che purtroppo, sulla base di un informazione distorta e falsata sta allontanando le donne da questa importante realtà, poiché esse stesse, distratte dalla futilità dei modelli attualmente proposti, stanno perdendo la loro vera identità non rendendosi conto che la femminilità e tutto il mondo ad essa collegato, hanno svolto un ruolo insostituibile e decisivo nella storia dell’umanità.

Quanto in questo aspetto i mass media incidano e perché negli ultimi anni si è arrivati ad un tipo di informazione come quella dominante, prediligendola rispetto ad altre realtà quotidiane, come per esempio donne rappresentate nel loro coraggio di essere madri di famiglia, donne in carriera, ma anche scrittrici, poetesse, scienziate, educatrici, nonne o missionarie, è ciò che il convegno e gli incontri di preparazione cercheranno di scoprire, attraverso un percorso di formazione che stimoli lo sguardo femminile sul mondo femminile e nel mondo femminile stesso.

Uguali nella diversità. È questo il reale messaggio che si propone di far arrivare in maniera preponderante e dirompente. Si perché l’ uguaglianza risiede proprio nell’ accettare, capire e comprendere i nostri punti di forza, quelli che inevitabilmente ci rendono diverse dagli uomini ma non per questo meno, meritevoli, meno capaci o meno degne di rispetto ed attenzioni. 

Infatti dovremmo recepire il messaggio più importante, che non è quello di imporci sul genere maschile, trattamento riservatoci al contrario in tempo passato, ma dovremmo insegnare all’ uomo stesso ad amarci e a rispettarci senza per questo dover ottenere determinate conquiste con la forza, con le ripicche o con le minacce.

Solo partendo da noi stesse riusciremo a capire che essere donna al giorno d’oggi ci pone davanti a delle grandi sfide, a grandi ostacoli e grandi difficoltà che si riescono a superare solo capendo ciò che ci rende uniche, ciò che fa di noi degli esseri completi, non superiori agli uomini ma semplicemente diverse.

È proprio questa diversità a renderci speciali a porci come punto centrale in molti ambienti, la donna diventa quindi un mondo tutto da esplorare nelle sue molteplici e infinite sfumature. 

Per partire in questo viaggio alla scoperta di se stesse e dell’universo femminile e per capire l’importanza che rivestiamo dobbiamo, promuovere una visione positiva della vocazione della donna, imparare a preservare e tutelarci nella sessualità, promuovere la cultura della vita ed eliminare l’antagonismo verso gli uomini.

Il ruolo che abbiamo svolto e che svolgiamo all’interno della nostra società, è davvero importante e rilevante, e come tale dobbiamo difenderlo e preservarlo, ma con spirito positivo, recuperando quelli che sono i principi più veri, le virtù che ci contraddistinguono e che ci pongono accanto all’ uomo in comunione ed in cooperazione con lui per abbattere questa lotta di genere che questo tipo di informazione sta creando. 

Solo cosi riusciremo ad abbattere le diversità, solo cosi saremo libere di scegliere quello che più ci piace, quello che più ci realizza, quello che più ci rende felici ma soprattutto quello che più ci rende Donne.

Nell’ambito degli incontri di preparazione al convegno che si svolgerà a Bruxelles, venerdì 7 dicembre dalle ore 13,30 alle 15,00, abbiamo invitato la scrittrice Costanza Miriano per presentare il suo ultimo libro “Sposala e muori per lei. Uomini veri per donne senza paura”  (Sonzogno di Marsilio editori). L’incontro si svolgerà presso l’Università Europea di Roma, Viale degli Aldobrandeschi n.190.

Per maggiori informazioni:
http://www.uprait.org/index.php?option=com_content&view=article&id=336%3Alistituto-di-studi-superiori-sulla-donna-&catid=179%3Apresentazione&Itemid=48&lang=it 

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ZENIT Staff

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