"Ascoltare in profondità quello che viene come dono di sapienza"

Omelia di monsignor João Justino de Medeiros Silva nella veglia di preghiera con gli studenti universitari

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ROMA, domenica, 2 dicembre 2012 (ZENIT.org).– Il pellegrinaggio degli studenti delle università pontificie e degli atenei romani alla tomba di San Pietro è stato preceduto venerdì 30 novembre da una veglia di preghiera nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Nell’occasione, il vescovo ausiliare di Belo Horizonte (Brasile), monsignor João Justino de Medeiros Silva, ha tenuto l’omelia, il cui testo riportiamo di seguito.

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Carissimi fratelli e sorelle!

Il Signore ci ha radunati in questa basilica di San Paolo fuori le mura, nella festa di San Andrea Apostolo per offrirci ancora una volta l’opportunità di stare in preghiera insieme alla sua Madre Santissima. Come discepoli del Signore nel mondo delle università ci incontriamo in quest’ora per pregare Maria Madre della Sapienza affinché siamo capace di rendere la vera testimonianza del suo Figlio, Gesù Cristo, come giovani e come universitari.

Il fatto che siamo in questa Basilica dell’apostolo Paolo e giusto nella festa di un altro apostolo, San Andrea, ci ricorda la dimensione apostolica della nostra fede. Apostolica perché rimanda alla vita, storia, testimonianza e martirio degli apostoli di Gesù. Apostolica perché le radici della Chiesa Cattolica sono trovate proprio in loro, che hanno vissuto con il Signore e a Lui hanno offerto tutta la vita e tutto l’impegno personale a causa del vangelo della vita e della verità. Apostolica perché mandata al mondo in missione. Così, anche noi partecipiamo dell’apostolicità della Chiesa. Nelle scie degli apostoli andiamo nelle vie del mondo ad annunciare Gesù Cristo. E tutti noi sappiamo quanto è esigente rimanere fedele a Lui che ci ha chiamati “sale della terra e luce del mondo”.

Il brano di Luca che abbiamo appena sentito ci presenta Maria, la Madre del Signore, nell’atteggiamento proprio di chi cerca capire le cose secondo Dio. Trovato il suo Figlio nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, ad insegnare, Maria e Giuseppe restarono stupiti. Come comprendere quello che accadeva. Luca ci risponde come Maria capiva le cose che succedevano. Infatti, l’ evangelista ci informa: “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.” Niente di romantico vuol dire “nel cuore”. Anzi, “nel cuore” vuol dire l’esigenza del silenzio, la determinazione personale di cercare il vero senso delle cose. “Custodire nel cuore” vuol dire non fare troppo rumore, ma lasciare che le cose trovino il suo posto secondo la volontà di Dio, decantare l’esperienza. Significa saper convivere col “mistero”, quale dono di Dio. “Custodire nel cuore” significa ascoltare in profondità quello che viene come dono di sapienza, come dono dello Spirito.

Così, possiamo comprendere perché Maria è riconosciuta come Madre della Sapienza. Proprio perché suo cuore è tutto ascolto, è tutto verso Dio, è senza la macchia del peccato. La sua attenzione rivolta a Dio che ci parla anche per mezzo dei fatti, non si perde nelle distrazioni dei nostri desideri disordinati. Lei è capace di concentrarsi totalmente nel senso della verità e guardare le persone, il mondo, la storia con gli occhi di Dio. Lei è guidata per la decisione radicale manifestata nel sua risposta all’angelo: “Ecco l’ancella del Signore. Si compia in me la tua volontà”.

Quando a Belo Horizonte cercheremo di affrontare il tema del Congresso Mondiale delle Università “Nuovi tempi, nuovi sensi” avremo la sfida di cercare l’intelligenza del cuore. E in questa strada, Maria ci precede, perche Lei à maestra in questa esperienza. Lei ha saputo silenziare per comprendere. E una volta compreso il senso delle cose, ha saputo vivere al fianco del suo Figlio, sino alla croce. Ecco che la Madre della Sapienza è anche la Mater Dolorosa, la Pietà. A Belo Horizonte, nella più bella montagna di Minas Gerais troverete la Madonna della Pietà che vi aspetta per insegnarvi anche la sapienza della croce e della risurrezione. Noi vi aspetteremo li al Santuario della Madonna della Pietà!

Porteremo in Brasile questa bellissima icona Maria Sedes Sapientia. Le nostre Università e Facoltà nel ricevere l’icona avranno la possibilità di pregare, di riflettere e di annunciare che la strada della vera sapienza passa attraverso l’incontro con il Signore. Il Concilio Vaticano II ci ha insegnato che “in realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo” (Gaudium et Spes, 22). Cerchiamo di fare comprendere ai nostri giovani universitari che tutta ricerca della verità sull’uomo passa necessariamente per l’incontro con Gesù Cristo.

Lasciamoci guidare dalle parole del Santo Padre Benedetto XVI che nel messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù ci ha scritto: “All’inizio del Vangelo di Giovanni vediamo Andrea il quale, dopo aver incontrato Gesù, si affretta a condurre da Lui suo fratello Simone (cfr. 1,40-42). L’evangelizzazione parte sempre dell’incontro con il Signore Gesù: chi si è avvicinato a Lui e ha fatto esperienza del suo amore vuole subito condividere la bellezza di questo incontro e la gioia che nasce da questa amicizia. Più conosciamo Cristo, più desideriamo annunciarlo. Più parliamo con Lui, più desideriamo parlare di Lui. Più ne siamo conquistati, più desideriamo condurre gli altri a Lui.” (Messaggio Del Santo Padre Benedetto XVI per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, 2013).

Ringraziamo Dio e tutti voi, in particolare il Vicariato di Roma per l’accoglienza e preparazione di questa veglia di preghiera. Vi aspettiamo a Belo Horizonte, a luglio prossimo per Il Congresso Internazionale delle Università Cattoliche ed anche a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù. Maria, Madre della Sapienza, ci accompagni ogni giorno. San Paolo e Santo Andrea ci aiutino a rimane fedeli nella testimonianza del Signore Gesù Cristo. Amen.

+ João Justino de Medeiros Silva, vescovo aussiliare di Belo Horizonte, Brasile

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ZENIT Staff

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