CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 9 novembre 2008 (ZENIT.org).- Al termine dell’Angelus di questa domenica, Benedetto XVI ha rivolto un appello perché cessi la violenza nella regione del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo.
“Continuano a giungere inquietanti notizie dalla regione del Nord Kivu”, ha affermato. “Sanguinosi scontri armati e sistematiche atrocità hanno provocato e stanno provocando numerose vittime tra i civili innocenti”.
Per questo, ha chiesto che “tutti collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata, nel rispetto della legalità e soprattutto della dignità di ogni persona”.
Il Pontefice ha denunciato l’esistenza di “distruzioni, saccheggi e violenze di ogni tipo”, che hanno costretto “decine di migliaia di persone ad abbandonare anche quel poco che avevano per sopravvivere”.
“Si calcola che i profughi siano attualmente più di un milione e mezzo”, ha aggiunto.
“A tutti e a ciascuno di loro desidero esprimere la mia particolare vicinanza, mentre incoraggio e benedico quanti si stanno adoperando per alleviare le loro sofferenze, tra i quali menziono in particolare gli operatori pastorali di quella Chiesa locale”, ha dichiarato davanti ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano per la recita della preghiera mariana.
“Alle famiglie private dei loro cari giungano il mio cordoglio e l’assicurazione della mia preghiera di suffragio”, ha concluso.