Siria, sparite due giovani italiane

Le due ragazze si trovavano nel Paese per un progetto umanitario della Ong delle Acli che si occupa di cooperazione e volontariato all’estero

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Da qualche giorno si sono perse le tracce di due giovani italiane in Siria. La notizia, già diffusa su Internet, è stata confermata dalla Farnesina. Le due si trovavano nei dintorni di Aleppo, dove stavano lavorando per progetti umanitari nel settore idrico. Il sospetto è che siano state rapite da uomini armati, non si esclude che si tratti di criminali comuni e non di gruppi impegnati nel conflitto.

Le due giovani, di 21 e 20 anni, entrambe lombarde, sono le fondatrici di un’iniziativa di solidarietà a favore della Siria, il Progetto Horryaty, ed erano entrate nel Paese lo scorso 28 luglio. Erano già state in Siria due volte. A marzo avevano raccontato sul profilo Facebook del Progetto Horryaty la loro missione, un sopralluogo svolto insieme al 47enne varesino Roberto Andervill, nell’organico di Ipsia Varese, l’Ong delle Acli che si occupa di cooperazione e volontariato all’estero. In una foto che sta circolando in Rete, le due ragazze sono immortalate mentre partecipano a una manifestazione a Roma in favore dei ribelli al regime di Assad.

La Farnesina, confermata l’irreperibilità delle due ragazze, si è mobilitata allacciando rapporti con l’intelligence locale. L’Unità di Crisi ha preso contatto con le famiglie delle due giovani italiane, “che vengono tenute costantemente informate sugli sviluppi del caso”.

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ZENIT Staff

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