Milioni di bambine nel mondo vittime di soprusi e violenze

L’Unicef ha pubblicato dei dati dai quali emerge il dramma dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali. Conforta il calo di quest’ultima pratica in alcuni Paesi africani

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Numeri che destano sconcerto: oltre 130 milioni di donne e bambine hanno subito qualche forma di mutilazione genitale in 29 Paesi tra Africa e Medio Oriente. E ancora, più di 700 milioni di donne nel mondo si sono sposate in età infantile. Almeno un terzo delle quali, si è unita in matrimonio prima di compiere 15 anni.

Sono i dati che ha pubblicato l’Unicef durante il Girl Summit di Londra sulle mutilazioni genitali femminili (FGM) e sui matrimoni precoci. Dalle statistiche prese in esame, le ragazze che si sposano prima di compiere 18 anni hanno meno probabilità di frequentare la scuola e più probabilità di venire vessate dai mariti e di avere parti difficili.

“FGM e matrimonio infantile danneggiano profondamente e per sempre le ragazze, negando loro il diritto a fare delle scelte autonome e raggiungere il pieno potenziale. Queste due pratiche creano danni alle ragazze stesse, alle loro famiglie e alle società a cui appartengono”, ha detto il Direttore generale dell’Unicef Anthony Lake. “Le ragazze non sono una proprietà ma hanno il diritto di poter determinare il proprio destino. Quando lo fanno, tutti ne beneficiano”.

Si registra comunque un calo di mutilazioni rispetto a trent’anni fa. Paesi come Kenya e Tanzania, anche grazie alla mobilitazione comunitaria, hanno visto calare i tassi di questa pratica dolorosa e molto pericolosa per la salute delle bambine di un terzo. Nella Repubblica Centrafricana, Iraq, Liberia e Nigeria la diffusione si è dimezzata. Gli atteggiamenti stanno cambiando: i dati più recenti mostrano che la maggioranza delle persone nei paesi in cui si pratica l’FGM pensa che dovrebbe finire, ma continua a costringere le loro figlie a sottoporsi a questa pratica a causa della forte pressione sociale.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione