La famiglia, una risorsa su cui investire

Se ne è discusso durante una tavola rotonda al Fiuggi Family Festival

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di Gaia Bottino

FIUGGI, lunedì, 30 luglio 2012 (ZENIT.org) – Sostegno alla natalità, family audit e imprenditoria femminile: sono solo alcuni dei temi trattati lo scorso 28 luglio al Fiuggi Family Festival, nel corso di una tavola rotonda dal titolo Investire sulla famiglia.

Tra i relatori, il Capo Dipartimento per le Politiche per la Famiglia del Ministero per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Federico Fauttilli, l’Assessore alle pari opportunità della Provincia Autonoma di Trento, Lia Giovanazzi Beltrami, il dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia della Provincia Autonoma di Trento, Luciano Malfer, il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari Francesco Belletti, la responsabile del settore comunicazione del Rinnovamento nello spirito Santo,Luciana Leone,Silvia Piasentini, dell’ufficio comunicazione della comunità Nuovi Orizzonti, intervenuta in rappresentanza della fondatrice, Chiara Amirante.

Ad introdurre il dibattito, la Presidente del Festival Antonella Bevere, che ha parlato della necessità da parte delle istituzioni, di rendere la famiglia non solo un soggetto a cui dedicare assistenza ma anche una risorsa su cui investire tramite lo sviluppo delle politiche familiari.

Federico Fauttilli si è soffermato sull’approvazione, da parte del Governo nello scorso mese di giugno, del Piano Nazionale per la Famiglia su proposta del Ministro la cooperazione internazionale e l’integrazione  Andrea Riccardi, evidenziando così il ruolo fondamentale della famiglia non solo come ammortizzatore sociale ma anche come volano per la ripresa economica e sociale del Paese. 

Il Piano Nazionale per la Famiglia, elaborato in accordo tra Governo, Regioni ed enti locali, riconosce la cittadinanza sociale della famiglia, intesa come soggetto su cui investire per il futuro del Paese, valorizzando la sua funzione per la coesione sociale e per un equo rapporto tra le generazioni. Gli interventi del Piano si articolano in servizi per la prima infanzia, congedi, pari opportunità e conciliazione tra famiglia e lavoro. “Il Piano Nazionale per la Famiglia – ha detto Fauttilli – sarà il punto di riferimento per politiche familiari necessarie e condivise”.

Proprio perché investire sulla famiglia significa generare un benessere sociale che va oltre il PIL, l’Assessore Beltrami ha parlato dell’adozione da parte della Provincia Autonoma di Trento di tre leggi riguardanti il sostegno ai progetti di vita delle famiglie. La prima intende supportare tramite servizi di assistenza adeguati, le famiglie con a carico un anziano non autosufficiente; la seconda vuole sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile mentre la terza, vuole prevenire la violenza domestica sulle donne tramite sostegni psicologici rivolti non solo alle donne maltrattate ma anche ai loro compagni violenti.

Luciano Malfer ha invece parlato di uno Spread più preoccupante di quello economico: il gap tra il tasso di natalità effettivo (in Italia tra i più bassi dell’Unione Europea) e il tasso di natalità desiderato dalle famiglie che è registrato invece ad un livello alto: “Come se gli italiani rinunciassero a fare più figli perché non possono permetterselo”, ha affermato Malfer.

“A questo proposito in Trentino – ha proseguito il dirigente provinciale trentino – sono nati i distretti per la famiglia: territori ‘Amici della famiglia’, in grado di offrire servizi all’avanguardia, incentivi e interventi qualitativamente e quantitativamente rispondenti alle esigenze e alle aspettative delle famiglie”.

Nell’ambito del distretto per la famiglia è nato il family audit: una certificazione di qualità concessa alle aziende che permettano di conciliare impegni lavorativi e familiari tramite l’adozione di orari flessibili e servizi per i dipendenti. “Sono tante le società che hanno aderito al family audit – ha affermato Malfer –. Gli uffici dell’Autostrada del Brennero hanno introdotto orari flessibili e la possibilità del telelavoro per le dipendenti in maternità; la Federazione trentina della cooperazione, tra le prime imprese ad aderire al progetto Family Audit, ha previsto l’attivazione di uno sportello di ascolto e intervento chiamato Contacidove i dipendenti  possono chiedere  informazioni sui diritti relativi a maternità e paternità, allo studio e all’accudimento di figli; alla Cassa Rurale di Trento sono previsti bonus bebè e congedi obbligatori per i neo papà mentre alla Cooperativa Kaleidoscopio è attivo il servizio di baby sitting a domicilio nel caso in cui i figli dei dipendenti si ammalano. Servizi che migliorano l’efficienza produttiva in azienda e il benessere in famiglia”.

A prendere la parola è stato poi il professor Belletti, che ha ribadito quanto l’esperienza lavorativa debba essere edificante e non alienante per l’individuo ed è importante che lavoro e famiglia siano tra loro alleati e non nemici: “Ascoltare l’esperienza del Trentino” – ha poi aggiunto Belletti – rischia di far credere che sia una sfida troppo ardua da realizzare in altre realtà. È una falsa verità poiché la famiglia è rimasta al centro della politica del Trentino senza se e senza ma. Ciò non è accaduto per la maggior parte degli enti locali”.

Secondo il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, le nuove generazioni sono viste oggi come una minaccia al benessere degli adulti: “Siamo figli di un periodo storico dove l’investimento sui giovani è pari a zero. Occorre  che la famiglia torni ad essere una priorità nell’agenda politica del Paese perché non si uscirà dalla crisi senza investire su di essa”.

Esempi di vere famiglie allargate sono state descritti da Silvia Piasentini: la Comunità Nuovi Orizzontirealizzato la “Cielo”, un villaggio aperta all’accoglienza dei poveri dove si impara a vivere secondo il Vangelo. Le “Cielo”ono presenti in Brasile, Forteleza, Bosnia-Herzegovina.  In Italia, a Frosinone, è in costruzione quello che sarà il più grande centro italiano per la formazione del volontariato internazionale.

Fortemente voluta dal Beato Papa Giovanni Paolo II e realizzata dal Rinnovamento nello Spirito, è stata invece la costruzione del centro internazionale per la famiglia a Nazareth: “Il Centro accoglierà le famiglie pellegrine in Terra Santa” – ha spiegato Luciana Leone al termine del dibattito – e sosterrà le famiglie cristiane in difficoltà. Sarà inoltre presente l’Osservatorio Internazionale sulla pastorale familiare nel mondo che svolgerà un attento dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani”.

Investire sulla famiglia è quindi possibile e significa riconoscere il principio presente nell’articolo 29 della Costituzione, per cui la famiglia fondata sul matrimonio è il vero fattore di sviluppo e la società si vive proprio da quel legame familiare che diventa occasione di sperimentare il dono di sé.

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ZENIT Staff

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