Grazia, universitaria di 24 anni. Mi racconta che non sa come e non sa perché si senta tanto “invaghita, soggiogata” da un ragazzo che in un primo tempo corrispondeva al suo amore, ma ultimamente si era raffreddato.
“Vado da lui – mi dice Grazia – ad ogni sua chiamata, accorro ad ogni sua richiesta. Non importa se di giorno o di notte. Non bado se piove o nevica. Non mi interessa se sto bene o se sto male. Ad ogni suo cenno, sono ai suoi piedi.
Da qualche giorno lui continua a ripetermi che non mi ama più, che si interessa a un’altra ragazza e non teme di venirmi a trovare proprio assieme a quest’altra nuova fiamma. La mamma non finisce di ripetermi che sono folle, stupida a continuare ad amare non corrisposta, anzi rifiutata e, in certo modo, anche tradita.
Io a mia madre rispondo che non so perché, ma sono mio malgrado innamorata di lui, non mi interessa nemmeno come lui si comporta nei miei confronti. Non riesco a ragionare, come tutti mi suggeriscono. Sono diventata ridicola anche agli occhi degli amici.”
Cara Grazia ti devo ringraziare.
Ogni volta che penso a te, ho davanti agli occhi tutte le caratteristiche dell’amore di Dio per me e per te. Un amore folle verso chi non lo merita, un amore indiscusso verso chi non sa che farne, un amore fedele verso chi lo tradisce. Mi hai rivelato il segreto della vita.
Ciao da p. Andrea
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