Un nuovo raccapricciante episodio di violenza e intolleranza si è consumato in India. Luogo del misfatto, l’istituto delle Suore della Santa Natività della città di Bangalore. La vittima, una pre-novizia di diciassette anni. Gli autori, tre uomini che si sono introdotti all’interno dell’edificio nella giornata di mercoledì scorso.
A parlarne con l’agenzia AsiaNews è stato l’arcivescovo di Bangalore, mons. Bernard Moras, secondo cui “tale atto disumano e barbaro compiuto su una questa ragazza, negli ambienti di un convento, è da condannare nel modo più fermo possibile. La sua violenza colpisce ciascuno di noi”. La giovane, per le conseguenze dello stupro è stata trovata in stato di incoscienza ed è ora ricoverata al St. John’s Hospital.
“Questo crimine – spiega ad AsiaNews mons. Moras – è doppiamente crudele: perché colpisce una donna, e perché questa ragazza aveva il desiderio di consacrare la sua vita a Dio”. Invece, osserva sommessamente il presule, “è stata violata nel modo più brutale possibile”. Mons. Moras ha inoltre spiegato di aver “pregato a lungo, per questa giovane, per la sua comunità religiosa, per la sua famiglia, per il nostro Stato e per l’India”. Definisce poi l’episodio come “una macchia vergognosa per la dignità delle nostre donne, della società e della nazione”. E infine chiede “giustizia per tutte le vittime”.
Vittime che, in India, sono diventate ormai una lunga serie. Ieri si è appreso dello stupro di una bambina di sei anni all’interno della propria scuola. Stando a quanto riferisce Repubblica, i sospetti della polizia indiana sarebbero caduti su alcuni dipendenti dell’istituto scolastico, tra i quali un insegnante di ginnastica. Sempre secondo il quotidiano italiano, la notizia avrebbe scatenato la vivace reazione dei genitori degli alunni della scuola, la Vibgyor High School, che si vanta di essere tra i più seri e prestigiosi istituti scolastici della città.
