316 morti, 55mila sfollati a Gaza. Hamas annuncia: "Siamo in territorio nemico"

Israele sgombera due campi profughi nella Striscia, dove altre 16 persone sono state uccise oggi dai carri armati israeliani. Pioggia di razzi di Hamas sulle città israeliane

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316 il numero totale delle vittime palestinesi, 55mila quello degli sfollati negli edifici dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi. È l’angoscioso bilancio nella Striscia di Gaza, dopo 12 giorni di offensiva israeliana. Nel territorio continua ad essere seminata morte, e il numero dei decessi, come quello dei profughi, continua ad aumentare di ora in ora, soprattutto dopo la massiccia invasione di terra che da giovedì sera impegna migliaia di uomini delle forze armate israeliane in un attacco di terra a Gaza.

Oggi, i carri armati israeliani sono entrati nella Striscia uccidendo altre 16 persone, dopo che questa notte i bombardamenti erano divenuti particolarmente intensi nei quartieri di Beit Lahia. 

Secondo le forze di sicurezza e le autorità mediche locali, il primo attacco ha ucciso sette persone, tra cui una donna, all’uscita di una moschea di Khan Younes, a sud della Striscia. Tre vittime appartenevano alla stessa famiglia. Altre due persone hanno perso la vita poco dopo, durante due attacchi distinti a Beit Hanoun, nel nord, e a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Altre due sono morte in due diversi raid ancora a Khan Younes. Il numero dei feriti è di circa 2270.

In aumento, come già accennato, anche il numero dei palestinesi sfollati negli edifici dell’Unrwa: proprio stamane si contavano 55 mila unità, laddove ieri erano stimate in 35-40 mila. La radio militare riferisce inoltre che Israele ha ordinato agli abitanti di due campi profughi nella zona centrale di Gaza, al Maghazi e Nusseirat, di sgomberare le proprie abitazioni per non restare coinvolti in futuri combattimenti.

L’operazione “Protective Edge” prosegue dunque nella sua escalation di terrore e violenza, nonostante neanche un giorno fa avesse già provocato quasi 60 morti, tra i quali un neonato di cinque mesi e tre bambini uccisi dai colpi dei tank fra le città di Beit Hanun e Beit Lahiya.

Da parte sua, Hamas promette vendetta: “I nostri uomini sono penetrati in territorio israeliano e combattono dietro le linee nemiche”, ha dichiarato in una trasmissione radio un esponente delle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato del movimento. 

Intanto il ministro per la Sicurezza pubblica israeliano, Yitzhak Aharonovitch, ha dichiarato che un commando di miliziani di Hamas si è scontrato con i soldati israeliani lungo la barriera di confine. La notizia tuttavia non ha trovato conferma.

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ZENIT Staff

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