"Abbiate il coraggio di dire no alla corruzione e all'illegalità"

In occasione della festa di Sant’Anna, papa Francesco celebra messa davanti alla reggia di Caserta, davanti a oltre 200mila fedeli

Share this Entry

Le brevi parabole che Gesù Cristo pronunciava, facevano riferimento alla “vita quotidiana della gente di quel tempo” e si esprimevano in “parole semplici, che tutti potevano capire”.

Lo ha detto papa Francesco aprendo l’omelia di oggi pomeriggio, in occasione della messa vespertina celebrata nella piazza antistante la Reggia di Caserta, in occasione della festa di Sant’Anna, patrona della città campana.

Con riferimento al Vangelo di domani (Mt 13,44-52), il Papa ha riflettuto sul medesimo “esito finale” per i due personaggi della parabola del regno dei cieli, paragonato ad una perla preziosa nascosta in un campo.

Sia il contadino che il mercante, infatti, scoprono “qualcosa di prezioso”, sebbene il primo si trovi sul campo, compiendovi “il lavoro di sempre, con i soliti gesti quotidiani”, mentre il secondo “è da tutta la vita alla ricerca di un oggetto di valore”.

Il “regno dei cieli”, tuttavia, è qualcosa che Gesù non si preoccupa di spiegare cosa sia: lo mostra “sempre di riflesso, narrando l’agire di un padrone, di un re, di dieci vergini”. Insiste, però, costantemente sulla capacità di questo regno “di cambiare il mondo, come il lievito nascostonella pasta”; esso è “piccolo ed umile come un granello di senape, che tuttavia diventerà grande come un albero”.

Quindi la gioia del mercante e del contadino è la “la gioia di ognuno di noi quando scopriamo la vicinanza e la presenza di Gesù nella nostra vita”, la quale “trasforma l’esistenza e ci rende aperti alle esigenze dei fratelli”, compresi lo “straniero” e l’“immigrato”.

L’incontro con il regno di Dio, ha proseguito il Santo Padre, può essere qualcosa di “atteso, desiderato, cercato a lungo”, come nel caso del mercante, oppure avviene “all’improvviso, quasi per caso”, come per il contadino.

In ogni caso è sempre Dio “che per primo desidera incontrare noi e per primo cerca di incontrarci” e che “si lascia trovare nei luoghi insoliti e in tempi inattesi”.

Gesù, quindi, ci conquista “ed è una gioia lasciare il nostro consueto modo di vivere, talvolta arido e apatico, per abbracciare il Vangelo, per lasciarci guidare dalla logica nuova dell’amore e del servizio umile e disinteressato”, ha commentato il Pontefice.

“Quanti di voi ogni giorno leggono un brano del Vangelo?”, ha poi domandato a braccio. Avere il Vangelo “in borsa” o “in tasca” è già una sorta di ‘contatto fisico con la parola di Dio’, è qualcosa che “ci avvicina a lui”, ha detto.

Emerge poi una sfida successiva, quella di “possedere il regno di Dio”: in tal senso “non basta l’entusiasmo, la gioia della scoperta” ma “occorre anteporre la perla preziosa del regno ad ogni altro bene terreno”.

Per “dare il primato a Dio”, è necessario “avere il coraggio di dire no al male, alla violenza, alle sopraffazioni, per vivere una vita di servizio agli altri e in favore della legalità e del bene comune”.

Papa Francesco ha tratto spunto da quest’ultima riflessione per incoraggiare i casertani ad “avere il coraggio di dire no ad ogni forma di corruzione e di illegalità, tutte cose che vi fanno soffrire” e a rendere “tutelata e preservata” la loro “bella terra”.

Il Santo Padre ha poi esortato gli oltre 200mila fedeli presenti “a vivere la festa patronale libera da ogni condizionamento, espressione pura della fede di un popolo che si riconosce famiglia di Dio e rinsalda i vincoli della fraternità e della solidarietà”.

Sant’Anna, del resto, ha ascoltato sua figlia Maria proclamare le parole del Magnificat: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di bene gli affamati” (Lc 1, 51-53).

Colei che, ha ricordato il Papa, è stata la “nonna di Gesù”, ha “preparato sua figlia a diventare Regina del Cielo e della Terra”, quindi “ha fatto un bel lavoro…”, ha sottolineato Francesco, ripetendo in conclusione uno dei suoi motti più noti: “Non lasciatevi rubare la speranza”.

Share this Entry

Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione