Cipro: al via il vertice mondiale dei rappresentanti religiosi

“La civiltà della pace: religioni e culture in dialogo”

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ROMA, venerdì, 14 novembre 2008 (ZENIT.org).- Si svolgerà dal 15 al 18 novembre a Cipro l’incontro “La civiltà della pace: religioni e culture in dialogo”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con la Chiesa ortodossa di Cipro 22 anni dopo la storica Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace di Assisi, convocata da Giovanni Paolo II.

Nel cuore del Mediterraneo, Sant’Egidio riunirà per tre giorni Capi di Stato di Europa, Africa e America Centrale e oltre 200 personalità religiose e laiche, Cardinali, Patriarchi, il Rabbino Capo di Israele Yona Metzger, Ezzeddin Ibrahim – consigliere del re degli Emirati Arabi Uniti –, Sua Santità Ravishankar dell’India, primati delle Chiese cristiane e leader di altre confessioni.

Hanno confermato la propria presenza il Presidente di Cipro, il Granduca del Lussemburgo e i Presidenti di Montenegro, Malta, Albania e Bosnia-Erzegovina.

L’Arcivescovo ortodosso Crisostomos II ha affermato che ogni anno la Comunità di Sant’Egidio organizza un incontro per la pace, coinvolgendo tutte le religioni credendo che queste “svolgano un ruolo positivo nella ricerca della pace”.

L’iniziativa, che riunisce esponenti di tutte le confessioni – cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani – e di tutte le religioni, si chiama “Uomini e Religioni” ed è nata per diffondere lo spirito di Assisi sulla scia del primo incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II nell’ottobre 1986 ad Assisi.

Tra i temi specifici che verranno affrontati nell’incontro figurano la violenza, l’immigrazione, l’economia e, naturalmente, l’ecumenismo.

Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha confidato a ZENIT alcuni dei motivi che hanno portato a scegliere l’isola di Cipro come sede dell’incontro, che l’anno scorso era stato celebrato a Napoli con la partecipazione di Benedetto XVI.

“Siamo in un luogo di divisione. Purtroppo nell’isola di Cipro c’è ancora un muro al suo interno: il muro tra la parte greco-cipriota e la parte turco-cipriota. È l’ultimo muro che c’è in Europa”, ha commentato.

“Spero che questo nostro incontro, il fatto che vengano i pellegrini di pace, che si pregherà per la pace, possa servire ad aiutare a far cadere qualche pezzo di questo muro”.

Impagliazzo considera molto significativo che l’incontro avvenga su invito della Chiesa ortodossa del Paese, e a questo proposito parla di “un passo nel ecumenismo”.

La complicata situazione politica tra Turchia e Cipro ha sconsigliato la partecipazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Per questo motivo, saranno assenti anche i rappresentanti islamici ed ebraici della Turchia. L’isola è divisa in due dopo l’intervento militare turco nel 1974.

Il presidente di Sant’Egidio spera che questo incontro dia un nuovo impulso al dialogo tra le religioni e le culture, che “possa aiutare il mondo a essere migliore e possa togliere un po’ di veleno in queste nostro mondo dove ancora esistono tanti conflitti”.

“Noi daremo un contributo per far capire una cosa essenziale che le religioni hanno nel loro cuore un messaggio di amore e di pace e non di violenza come spesso è stato nel passato. Vogliamo rafforzare questa idea”, ha spiegato Impagliazzo a ZENIT.

“Al giorno d’oggi – ha continuato – , il dialogo, come ha detto Benedetto XVI ad Assisi e a Napoli al nostro incontro interreligioso dello scorso anno, è una necessità storica proprio perché occorre trovare delle strade di collaborazione per aiutare gli uomini e le donne a trovare delle ragioni per vivere e per ridurre lo spazio di ingiustizia nel mondo”.

La cerimonia inaugurale avrà luogo domenica 16 novembre, allo Sport Centre dell’Università di Cipro, alle 16.30 locali (GMT +2) e verrà trasmessa in diretta video dal sito www.santegidio.org.

[Con il contributo di Mercedes de la Torre]

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ZENIT Staff

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