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Indonesia. A Jakarta, marcia interreligiosa contro il terrorismo

Leader musulmani, cattolici, protestanti, buddisti, indù, confuciani e taoisti, si sono ritrovati insieme nella piazza di Lapangan Banteng per garantire la pace nel paese, dopo gli attentati del 14 gennaio

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Oltre 10mila persone tra leader musulmani, cattolici, protestanti, buddisti, indù, confuciani e taoisti, insieme alle alte cariche dello Stato, hanno partecipato lunedì scorso a Jakarta, nella storica piazza di Lapangan Banteng, quattro giorni dopo gli attentati del 14 gennaio che hanno sconvolto il centro della capitale indonesiana. Obiettivo dell’iniziativa era dimostrare che il paese è pacifico, tollerante e “non cederà alla minaccia del terrorismo”.
L’evento – riferisce L’Osservatore Romano – è stato organizzato dal Nahdlatul Ulama (Nu), il più grande movimento islamico del Paese, ed era in programma già da una decina di giorni come manifestazione per la promozione del dialogo interreligioso. Vi hanno preso parte, il ministro della Difesa, Ryamizard Ryacudu, il ministro per gli Affari religiosi, Lukman Hakim Saifudin, i leader del Nu e di molte organizzazioni civili e religiose.
La Conferenza Episcopale indonesiana ha inviato il vescovo di Tanjungkarang, Yohanes Harun Yuwono, presidente della Commissione per il dialogo interreligioso. “Ogni religione — ha detto il ministro Ryacudu — insegna il principio fondamentale dell’amore e invita i propri fedeli ad amarsi a vicenda. Che l’Indonesia si sviluppi o crolli, questo dipende da noi, non da altri. Ogni atto di terrore è contro i veri valori di ogni credo religioso e per questo noi li rigettiamo”.
Le autorità statali hanno esortato le persone presenti a incrementare il proprio spirito patriottico, perché “il terrore e il radicalismo sono il nostro nemico comune”. E hanno ricordato che il dovere di ogni indonesiano è di custodire nel cuore il Pancasila (i cinque pilastri della Costituzione, che stabiliscono fra l’altro il rispetto delle religioni). Nei giorni scorsi il presidente della Conferenza episcopale indonesiana, Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta, ha sottolineato l’unità con la quale i rappresentanti di tutte le fedi hanno condannato gli attentati avvenuti il 14 gennaio.

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ZENIT Staff

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